Dichiarazioni Irpef e Iva 2023: pubblicate le statistiche

Circa 42 milioni di contribuenti hanno presentato “Redditi Persone Fisiche”, “730” o dichiarato con la Certificazione unica, e 4,2 milioni di operatori Iva hanno trasmesso il relativo modello

Disponibili, nella sezione “Statistiche fiscali” del sito del dipartimento delle Finanze, le analisi dei dati e le tabelle relative alle dichiarazioni Irpef e Iva 2023 relative all’anno d’imposta 2022. Il reddito complessivamente dichiarato ammonta a oltre 970,2 miliardi di euro, +6,3% rispetto all’anno precedente. Avanza anche l’Iva, il volume d’affari aumenta del 25,5% rispetto al 2021.

I numeri dell’Irpef

I dichiaranti

Dall’analisi emerge che sono circa 42 milioni i contribuenti, i quali hanno presentato la dichiarazione dei redditi, direttamente, attraverso la trasmissione dei modelli “Redditi Persone Fisiche” e “730” o, indirettamente, tramite la Certificazione unica predisposta dai sostituti d’imposta (+1,3% rispetto al 2021). In 23,8 milioni hanno utilizzato il modello 730, con un incremento di oltre 740mila contribuenti rispetto all’anno precedente; 8,8 milioni hanno invece presentato “Redditi Persone Fisiche”. I dati dei restanti 9,4 milioni di contribuenti, non tenuti a presentare direttamente la dichiarazione, sono stati acquisiti tramite le Certificazioni uniche.

Il dichiarato

Al maggior numero di dichiaranti corrisponde l’aumento del reddito complessivo totale dichiarato, che, come anticipato, ammonta a oltre 970,2 miliardi di euro (58 miliardi in più rispetto all’anno precedente, +6,3%) per un valore medio di 23.650 euro.

La regione con la media più elevata è la Lombardia (27.890 euro), mentre la Calabria mostra il reddito medio più basso (17.160 euro).

Il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 64.670 euro. Seguono quelli dichiarati dai lavoratori dipendenti (22.280 euro) e dai pensionati (19.750 euro), che rappresentano l’83% del reddito complessivo dichiarato.

Dalle statistiche pubblicate oggi si evince che, in termini di variazioni rispetto all’anno precedente, crescono i valori medi di tutte le tipologie di reddito: quello d’impresa in contabilità ordinaria (+19,6%) e in contabilità semplificata (+12,5%); il reddito da partecipazione (+11,6%); quello da lavoro autonomo (+6,9%); da pensione (+4%) e da lavoro dipendente (+3,6%).

Nel 2022, anche l’ammontare del reddito imponibile da fabbricati guadagna 2,7 punti percentuali in più, rispetto all’anno precedente.

L’asticella sale, inoltre, per l’imposta netta dichiarata. Questa ammonta a 174,2 miliardi di euro (+1,9% rispetto al 2022), è pari in media a 5.380 euro e viene dichiarata da quasi 32,4 milioni di contribuenti, pari a circa il 77% del totale. Segnano aumenti, nelle misure dell’8,4 e dell’8,8%, rispettivamente, le addizionali regionale e comunale all’Irpef.

I numeri dell’Iva

Sono circa 4,2 milioni i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione Iva per l’anno d’imposta 2022, in leggero aumento rispetto all’anno precedente (+0,6%), concentrati, per la metà, in Lombardia e nel Lazio. Il volume d’affari dichiarato, però, ha raggiunto i 4.870 miliardi di euro (+25,5% rispetto al 2021). A fare la differenza le attività di “Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata” il cui volume d’affari cresce del 118,7% rispetto al 2021. A seguire, nettamente distanziate, le buone performance delle “Industrie alimentari” (+18,9%), del “Commercio all’ingrosso e al dettaglio” (+14,8) e della “Fabbricazione di macchinari” (+14,5%).

L’ammontare dell’imposta dovuta nel 2022 è di 143,6 miliardi di euro (+9,6% rispetto al 2021), l’imposta a credito invece è pari a 50,7 miliardi di euro (+25,2% rispetto al 2021).