Anche nel 2024 è possibile ricevere il bonus Irpef direttamente in busta paga. In concreto, si tratta di un rimborso che viene erogato ai lavoratori dipendenti, tra maggio e settembre, a seguito della presentazione del modello 730/2024. Infatti, dopo l’invio del modello 730/2024, è possibile che il contribuente si trovi nella posizione di debito (ovvero deve versare dei soldi al fisco ed è tenuto a pagare le relative imposte), oppure al contrario potrebbe avere un credito a suo favore. Questo accade per esempio se ha pagato più tasse del dovuto o se, da un ricalcolo, risultano delle somme che non ha ancora ricevuto (maggiori dell’Irpef che ha versato). Di conseguenza, ha diritto al relativo rimborso che, nel caso dei dipendenti, arriva direttamente sul cedolino paga. Soggetti beneficiari - Il bonus Irpef 2024 in busta paga spetta a tutti i lavoratori dipendenti titolari di un rapporto di lavoro subordinato, sia a tempo determinato che indeterminato, che vantano un credito nei confronti del fisco. Viene riconosciuto sia ai lavoratori del settore privato che di quello pubblico. Quindi, solo chi è assunto con contratto lo percepisce direttamente in busta paga. Mentre non spetta, secondo queste modalità, ai lavoratori autonomi o con contratto di collaborazione, che sono tenuti a utilizzare invece il Modello Redditi PF (ex Unico) per ottenere eventuali rimborsi Irpef. Funzionamento - Il bonus Irpef 2024 in busta paga funziona tramite erogazione diretta sul cedolino paga dei dipendenti. Per cui, una volta presentata la dichiarazione dei redditi, sarà l’azienda o il datore di lavoro – che opera come sostituto di imposta – a procedere con accredito diretto della somma riconosciuta al lavoratore. È bene precisare che il rimborso, però, viene erogato fino a capienza Irpef azienda. Ciò significa che nel caso non sia possibile rimborsare l’intero importo in una sola busta paga, il resto verrà rimborsato nei cedolini successivi. Pagamento bonus - Il bonus Irpef in busta paga arriva il mese successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi per i lavoratori dipendenti, ossia tra maggio e settembre 2024. Ciò a seconda della data in cui è stata presentata la dichiarazione. Ovvero, i rimborsi arrivano entro le seguenti date: 15 giugno per le dichiarazioni presentate entro il 31 maggio; 29 giugno per quelle presentate dal 1° al 20 giugno; 23 luglio per quelle presentate dal 21 giugno al 15 luglio; 15 settembre per quelle presentate dal 16 luglio al 31 agosto; 30 settembre per quelle presentate dal 1° al 30 settembre. Ritardo bonus - Il bonus Irpef 2024 può arrivare in ritardo in busta paga per diversi motivi. Le cause possono essere molteplici, dall’importo elevato che richiede controlli più approfonditi da parte dell’Agenzia delle Entrate a eventuali errori nei dati forniti. In tali situazioni, è essenziale agire con prontezza e precisione per risolvere la questione e ottenere il rimborso spettante. Ecco alcune azioni che il contribuente può intraprendere: assicurarsi che tutte le informazioni trasmesse, compreso l’IBAN per il rimborso, siano corrette. Un errore nei dati potrebbe causare ritardi nell’accredito; rivolgersi direttamente al sostituto d’imposta, cioè il datore di lavoro, per avere informazioni sullo stato della dichiarazione dei redditi e sull’eventuale accredito del credito Irpef; contattare direttamente l’Agenzia delle Entrate mediante i canali precedentemente illustrati e chiedere delucidazioni. Prescrizioni - Ricordiamo che gli eventuali rimborsi Irpef non erogati vanno in prescrizione entro 10 anni dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Pertanto, è fondamentale agire tempestivamente per evitare di perdere il diritto al rimborso.