Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 29 marzo 2019, la legge n. 26 del 28 marzo 2019 di conversione del decreto legge n. 4 del 2019, collegato alla Legge di Bilancio 2019. Il decreto legge convertito con modificazioni in legge contiene norme in materia di pensioni, in particolare su quota 100, pace contributiva e riscatto della laurea. Quota 100 Per il triennio 2019-2021, in via sperimentale, è possibile andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi. Ai destinatari di quota 100 è preclusa la possibilità di percepire redditi da lavoro, dipendente o autonomo: ammessa solo la prestazione di lavoro occasionale nel limite di 5mila euro lordi annui. A partire dalla maturazione del requisito è prevista una finestra temporale per la decorrenza della pensione. I primi assegni saranno erogati a partire: - dal mese di aprile 2019, in favore di coloro che avevano maturato il diritto entro dicembre 2018, per il settore privato (finestra trimestrale); - dal mese di agosto 2019, per chi aveva maturato il diritto entro fine gennaio 2019, nel settore pubblico (finestra semestrale). Pensione anticipata Dal 1° gennaio 2019 è in vigore la possibilità di pensione anticipata a 42 anni e dieci mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, in disapplicazione del periodo di cinque mesi di adeguamento all’aspettativa di vita per la pensione di vecchiaia. Il blocco degli adeguamenti è previsto fino al 2026. Viene inoltre introdotta una finestra trimestrale di tre mesi per la decorrenza della pensione: le prime pensioni, spettanti ai soggetti che hanno maturato il diritto al primo gennaio 2019, verranno liquidate il 1° aprile 2019. Pace contributiva e riscatto della laurea Prevista la possibilità di riscattare 5 anni di contributi (per periodi non coperti da contribuzione presso forme di previdenza obbligatoria). La misura, sperimentale per il triennio 2019-2021, riguarda esclusivamente lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolari di pensione. La rateazione è possibile fino a 120 rate mensili. Novità anche in materia di riscatto della laurea, concesso con un calcolo agevolato applicabile a tutti, a prescindere dall’età anagrafica del richiedente. Si tratta in ogni caso di una opzione fruibile solo per i periodi di studio universitario successivi al 31.12.1995.