Le Commissione Bilancio e Affari Costituzionali della Camera, nella giornata del 13 febbraio 2024, hanno proseguito l’esame degli emendamenti al decreto Milleproroghe (D.L. n. 215/2023). Riapertura termini del ravvedimento speciale Tra gli emendamenti, di particolare rilevanza quello dei relatori che riapre i termini del ravvedimento speciale disciplinato dall’art. 1, c. da 174 a178, legge di Bilancio 2023 (legge n. 197/2022). La disposizione in particolare, prevede che l’istituto si applica anche alle violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate, relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022. A tal fine, il versamento delle somme dovute deve essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2024 oppure in quattro rate trimestrali di pari importo aventi le seguenti scadenze: - 31 marzo 2024; - 30 giugno 2024; - 30 settembre 2024; - 20 dicembre 2024. Sulle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi nella misura del 2% annuo. Il perfezionamento della regolarizzazione avviene con il versamento dell’intera somma dovuta, ovvero della prima rata, entro il 31 dicembre 2024 e con la rimozione delle irregolarità od omissioni. Come previsto dal comma 175 dell’art. 1 legge di Bilancio 2023, il mancato pagamento, in tutto o in parte, di una delle rate successive alla prima entro il termine di pagamento della rata successiva, comporta la decadenza dal beneficio della rateazione e l’iscrizione a ruolo degli importi ancora dovuti, nonché della sanzione d cui all’art. 13, D.Lgs. n. 471/1997, applicata sul residuo dovuto a titolo d’imposta e degli interessi con decorrenza dal 1° aprile 2024. Proroga termini rottamazione quater Un altro emendamento dei relatori proroga le scadenze per il pagamento delle prime tre rate della rottamazione quater. In particolare, il correttivo differisce al 15 marzo 2023 il termine di pagamento della prima (o unica) e della seconda rata della rottamazione quater (di cui all’art. 1, c. 232, legge n. 197/2022), originariamente scadenti rispettivamente il 31 ottobre 2023 e il 30 novembre 2023 e successivamente prorogate al 18 dicembre 2023, e la terza rata in scadenza il 28 febbraio 2024. Per espressa previsione normativa, a tale nuova scadenza si applica il termine di tolleranza di cinque giorni previsto dall’art. 1, c. 244, legge n. 197/2022. Ne consegue che il versamento delle tre rate, pertanto, saranno considerati validi se effettuati entro il 20 marzo 2024. L’emendamento inoltre dispone che lo slittamento dei termini al 15 marzo 2023 opera anche a favore delle popolazioni dell'Emilia-Romagna, della Toscana e delle Marche colpite dagli eventi alluvionali del maggio 2023, relativamente alla prima (o unica) rata scaduta il 31 gennaio 2024 (ai sensi dell'art. 1, c. 9, secondo periodo, D.L. n. 61/2023) e alla seconda rata in scadenza il 28 febbraio 2024. Proroga esenzione IRPEF redditi dominicali e agrari Il Governo ha inoltre depositato l’emendamento che, intervenendo sull’art. 1, c. 44, legge n. 232/2016, proroga agli anni 2024 e 2025 il regime di detassazione IRPEF dei redditi dominicali e agrari dichiarati dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, prevedendo l'introduzione di una franchigia di esenzione al 100% ai fini IRPEF fino a 10.000 euro della somma dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (IAP). Per la parte eccedente 10.000 euro, ma non superiore a 15.000 euro, l'esenzione è del 50%. Per la restante parte, tali redditi concorrono alla formazione del reddito complessivo. Per espressa previsione normativa, la misura agevolativanon si applica alle società agricole di persone, a responsabilità limitata e cooperative che si considerano imprenditori agricoli professionali e che hanno esercitato l'opzione, prevista dall'art. 1, c. 1093, legge n. 296/2006, per la tassazione dei redditi su base catastale ai sensi dell'art. 32, TUIR. Proroga in materia di notificazioni eseguite dagli avvocati Un ulteriore emendamento proroga, dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024, l’applicazione dell’art. 4-ter, D.L. n. 51/2023 che consente agli avvocati di effettuare, con modalità ordinarie, le notificazioni degli atti nei procedimenti civili nel caso in cui la notificazione telematica a mezzo di posta elettronica certificata o servizio elettronico di recapito certificato qualificato non sia possibile o non abbia esito positivo per causa imputabile al destinatario. Semplificazioni per l’accesso alla composizione negoziata Con un altro correttivo viene prorogata, dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024, l’applicazione dell’art. 38, c. 3, D.L. n. 13/2023 che consente che, in sede di composizione negoziata, l’imprenditore possa depositare, in luogo delle certificazioni relative ai debiti tributari e contributivi e ai premi assicurativi, rilasciate da Agenzia delle entrate, Inps e Inail, una dichiarazione sostitutiva con la quale lo stesso attesti di aver fatto richiesta delle medesime certificazioni almeno 10 giorni prima dalla presentazione dell’istanza di nomina dell’esperto. Quali novità per il terzo settore, le assemblee societarie e le PMI Tra gli ulteriori emendamenti: - la proroga al 1° gennaio 2025 dell’esenzione IVA per il terzo settore; - la proroga fino al 30 aprile 2024 della possibilità per le società di svolgere le assemblee da remoto; - la conferma anche per il 2024 del credito d’imposta per la quotazione delle PMI.