DEF, Confprofessioni: Serve una strategia condivisa per la crescita
Il presidente Stella sollecita l’apertura di un tavolo di confronto con le parti sociali. Bene il taglio del cuneo fiscale annunciato dal Governo, ma preoccupa l’andamento dei conti pubblici. E sulla riforma fiscale parità di trattamento tra lavoratori autonomi e dipendenti
«Se il Documento di Economia e Finanza (Def) è condizionato dalla nuova governance europea della finanza pubblica in fase di approvazione, è necessario che Governo e Parlamento aprano al più presto un tavolo di consultazioni con le parti sociali per arrivare a definire una strategia condivisa per la crescita, già a partire dalla prossima legge di bilancio». È questo il messaggio del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al termine dell’audizione sul Def che si è svolta il 22 aprile presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.
«Il Def tratteggia uno scenario macroeconomico che offre alcuni spiragli di ottimismo, ma anche evidenti elementi di preoccupazione. Se, da un lato, le previsioni sul rientro dell’inflazione sono positive; dall’altro lato, le indicazioni su Pil e deficit confermano i limiti strutturali della nostra economia e i rischi che gravano sui conti pubblici e sulla spesa delle pubbliche amministrazioni che – sottolinea Stella – richiedono un coraggioso piano di spending review per indirizzare le risorse verso le priorità del Paese e rifinanziare il taglio del cuneo fiscale e contributivo sul lavoro per i redditi medio-bassi».
Se il Def “congela” le linee programmatiche di politica economica, Confprofessioni ha apprezzato i progressi compiuti sulla riforma fiscale. Nella delega fiscale, sottolinea Stella, permangono ancora profonde differenze tra lavoratori autonomi e dipendenti, che potrebbero essere colmate attraverso «un rafforzamento delle politiche di welfare, in modo da assicurare anche ai lavoratori autonomi la deducibilità delle spese sostenute per l’assistenza sanitaria».
Sulla stessa linea la Confederazione auspica una rapida attuazione della riforma del sistema degli incentivi che, sulla base del principio di parità di trattamento per tutti gli operatori economici (imprese e professionisti), possa delineare un piano di sostegno mirato allo sviluppo dimensionale e organizzativo delle attività professionali. Inoltre Confprofessioni ha chiesto di accelerare l’iter di approvazione della riforma delle STP (società tra professionisti), che prevede il principio di neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali, «per assicurare solidità, multidisciplinarietà e dinamicità ai professionisti italiani sul mercato europeo dei servizi professionali».