La pace edilizia poggia su tre gambe: piccole modifiche interne ed esterne all’immobile, variazioni essenziali, quelle cioè che hanno un impatto sulla stabilità dell’immobile, interventi realizzati in assenza di permessi e regolarizzazione delle cosiddette piccole difformità in deroga alla legge del doppio conforme. Il provvedimento, in arrivo nel Consiglio dei Ministri del 24 maggio, servirà solo a sanare piccole irregolarità. Ma andiamo con ordine. Esame dei tre livelli - Poggia su tre gambe il piano Salva Casa: problemi di natura formale, difformità interne non solo formali e difformità sanabili al momento della realizzazione ma non più regolarizzabili a causa del meccanismo della doppia conformità. Il primo livello dovrebbe riguardare i problemi di carattere formale. Parliamo di errori di rappresentazione nel progetto corretti in cantiere, causando disallineamento tra progetto autorizzato e realtà. Ad esempio, una finestra presente sul progetto e poi mai realizzata. Il secondo livello tratterà delle difformità interne non solo formali. Potrà accedere alla sanatoria chi ha evitato di comunicare un dettaglio edilizio consentito però dalla legge in vigore al momento della costruzione. Con il provvedimento in commento tutte le modifiche interne all’immobile successive non sempre dichiarate diventano sanabili. Il terzo livello disciplina le difformità sanabili al momento della realizzazione. Ma non più regolarizzabili a causa del meccanismo della doppia conformità. Esclusione - Non saranno sanabili gli edifici costruiti in aree con vincoli di inedificabilità. Saranno escluse dal condono 2024 le variazioni essenziali, ad esempio quelle che hanno impatti sulla stabilità dell’immobile realizzati in assenza di permessi. Mentre potranno essere regolarizzati gli interventi realizzati sulla base di autorizzazioni depositate in Comune e dotati di certificato di agibilità. Per fare alcuni esempi, il piano “salva-casa” condonerà il tramezzo spostato, mentre non potranno essere sanati i pilastri e le solette inseriti o il balcone allargato senza un permesso edilizio. Via libera anche alla facciata esterna della casa “allargata” di qualche centimetro nel passaggio dal progetto alla costruzione. Calcolo sanzioni - Il meccanismo proposto prevede una serie di parametri per il calcolo delle sanzioni, tra cui: la gravità della difformità; la dimensione dell’immobile; l’impatto ambientale e urbanistico delle violazioni; la recidività dei trasgressori. Le sanzioni saranno progressive, aumentando in maniera proporzionale all’entità delle irregolarità. Per avviare la procedura di sanatoria, i proprietari degli immobili dovranno presentare una richiesta di regolarizzazione al Comune competente, allegando tutta la documentazione necessaria per la valutazione delle difformità. Le amministrazioni comunali, una volta ricevuta la richiesta, provvederanno ad effettuare le verifiche necessarie e a calcolare l’importo della sanzione da applicare. Il proprietario dovrà quindi versare l’importo stabilito per poter ottenere il certificato di conformità edilizia.