La Camera ha approvato all'unanimità, con 476 si, la mozione che impegna il Governo a sbloccare il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni verso imprese e professionisti, accelerandone i tempi. E’ noto che il ritardo con il quale le amministrazioni pubbliche pagano le imprese che forniscono beni e servizi al settore pubblico incide negativamente sull’economia del Paese, in quanto tende a sottrarre risorse economiche alle imprese che vedono bloccati i propri piani di investimento e sono costrette a ricorrere ai finanziamenti con conseguente aumento dei costi. Questa situazione colpisce prevalentemente le PMI che sono le più esposte alle crisi di liquidità e per le quali è più difficile e oneroso l'accesso al credito. Non solo, il ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione si ripercuote negativamente anche per le casse dello Stato, in quanto genera un ritardo delle imposte e delle tasse. Un certo ordine è stato dato dal recepimento della direttiva 2011/7/EU (decreto legislativo 9 novembre 2012, n. 192, in vigore dal 1° gennaio 2013) che prevede l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di pagare le imprese creditrici entro il termine massimo di 30 giorni, pena interessi di mora dell'8 per cento al di sopra di quello di riferimento della Banca centrale europea (Euribor). Sono previste possibilità di deroga con estensione del termine a 60 giorni, solo per alcuni casi specifici, come nel caso del settore sanitario, ma in questo caso le deroghe devono essere giustificate e approvate dalla Commissione europea. Tra le novità l’introduzione dell'istituto della compensazione tra crediti commerciali e debiti tributari, consentendo alle imprese e agli altri contribuenti che vantano tali crediti nei confronti delle amministrazioni pubbliche, e nel contempo hanno debiti tributari, di poter compensare le due voci. La mozione approvata alla Camera mira a sbloccare il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni verso imprese e professionisti, accelerandone i tempi, attraverso la verifica della possibilità di realizzare iniziative per: - la stabilizzazione del meccanismo di compensazione tra crediti commerciali e debiti tributari; - la modifica della normativa degli appalti nelle parti non conformi alla direttiva sui ritardi di pagamento; - la modifica della disciplina relativa al documento unico di regolarità contributiva (durc), prevedendo che esso possa essere rilasciato qualora l'impresa dimostri di detenere crediti certi, liquidi ed esigibili in misura tale da non consentire versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali, prevedendo anche in tale ambito un meccanismo di compensazione; - l'accelerazione del processo di adesione di tutte le amministrazioni pubbliche all'infrastruttura digitale Siope Plus al fine provvedere in tempi certi alla completa gestione informatica della fatturazione e dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, prevedendo specifiche misure per il monitoraggio del pagamento dei debiti commerciali della pubblica amministrazione e assicurando che i dati già disponibili sulla piattaforma elettronica per i crediti commerciali siano utilizzabili senza soluzione di continuità.