Consulenti del Lavoro: ammortizzatore sociale unico per rispondere ad una crisi eccezionale

Per i Consulenti del Lavoro è necessario adottare strumenti straordinari per rispondere ad una emergenza eccezionale come quella tuttora in corso

Necessario adottare strumenti straordinari per rispondere ad una emergenza eccezionale come quella tuttora in corso. È quanto hanno ribadito oggi i Consulenti del Lavoro riuniti in Piazza di Monte Citorio per presentare ai parlamentari le loro proposte in materia di ammortizzatori sociali e mettere in luce tutte le criticità emerse in questi mesi, che hanno visto proliferare testi normativi spesso incongruenti e circolari intempestive.

Le misure con cui rispondere alla crisi, suggerite nel Dossier preparato in occasione della mobilitazione, passano dall’individuazione di un Ammortizzatore sociale unico con causale Covid-19 per tutte le indennità collegate all’emergenza sanitaria; dalla predisposizione di un quadro normativo chiaro e stabile e di procedure informatiche semplici e, infine, dalla creazione di una “cabina di regia” di alto valore tecnico-giuridico.

I numeri dei provvedimenti approvati in materia di ammortizzatori emergenziali – sottolinea la Categoria – sono, infatti, impressionanti: 12 leggi e decreti-legge, 16 decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e 36 circolari e messaggi Inps contenenti indicazioni operative. 1,9 milioni le imprese che hanno richiesto gli ammortizzatori sociali (su 4,4 milioni totali di imprese) e 8 milioni i lavoratori beneficiari (su 13,8 milioni di dipendenti impiegati nel settore privato). In questo contesto normativo così complesso e frammentato, i Consulenti del Lavoro hanno lavorato costantemente, giorno e notte, per la presentazione di oltre 1.650.000 istanze di ammortizzatori che hanno coinvolto 6.800.000 lavoratori.

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