Con 158 voti favorevoli, 104 contrari e 15 astensioni il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando, senza emendamenti e articoli aggiuntivi, l'articolo unico del ddl di conversione, con modificazioni, del decreto Crescita (D.L. n. 34/2019), recante misure urgenti di crescita economica, nel testo licenziato dalla Camera dei deputati. Fisco Alle misure tributarie originariamente previste dal decreto crescita (Mini IRES, deducibilità IMU dal reddito d’impresa, regime forfetario, cessione credito IVA) si aggiungono quelle contenute nel “pacchetto semplificazioni fiscali”, tra cui lo slittamento dei termini di presentazione delle dichiarazioni dei redditi ed IRAP al 30 novembre e di quella IMU/TASI al 31 dicembre, la proroga al 30 settembre dei versamenti per i soggetti ISA, nonché la riapertura della rottamazione dei ruoli. Lavoro Il decreto Crescita prevede novità in materia di lavoro e pensioni. In particolare, viene introdotto il contratto di espansione per le imprese con più di 1.000 dipendenti, potenziato, attraverso nuovi incentivi, l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, nonché stanziate risorse finanziarie necessarie a rendere strutturale, a partire dal 2023, la revisione delle tariffe dei premi e contributi dovuti all'INAIL. Vengono inoltre estese le agevolazioni fiscali per i lavoratori impatriati e previsto il regime della flat tax per i pensionati che trasferiscono la residenza fiscale nel Mezzogiorno d’Italia. Agevolazioni Tra le principali misure del decreto Crescita per l’incentivazione delle imprese, si rileva la reintroduzione del super ammortamento, le modifiche alla disciplina del Patent box e della Sabatini. Previsti inoltre nuovi strumenti di sostegno e diversi crediti d’imposta, come quello a favore delle PMI per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali. Viene anche prevista una nuova disciplina del Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti, l’estensione degli interventi agevolativi al settore edile, il sismabonus per l’acquisto di case antisismiche, il sostegno alla ricapitalizzazione delle PMI, nonché agevolazioni per progetti di ricerca e sviluppo nell’economia circolare e per la trasformazione digitale. Per la tutela del Made in Italy viene introdotta la definizione di marchio storico di interesse nazionale, la disciplina del Registro speciale dei marchi storici nonché misure per il contrasto all’Italian sounding.