Beni confiscati, dai Commercialisti le linee guida sui compensi
Da Consiglio e Fondazione nazionali della categoria un vademecum per i professionisti amministratori e custodi giudiziari-coadiutori dell’ANBSC
“Linee guida in materia di compenso dell’amministratore giudiziario e del coadiutore dell’ANBSC” è il titolo del documento pubblicato da Consiglio e Fondazione nazionali dei commercialisti che si pone l’obiettivo di supportare il professionista amministratore/custode giudiziario-coadiutore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) nella determinazione del compenso spettante, offrendo un pratico vademecum caratterizzato, tra l’altro, da continui rinvii alla normativa e alla prassi.
Il lavoro contiene un’accurata descrizione dei criteri per la determinazione del compenso (per i beni costituiti in azienda, per i beni immobili, per i frutti e per altre tipologie di beni, per la verifica dei crediti, per le attività non disciplinate) e si occupa anche del criterio della prevalenza della gestione più onerosa, del rimborso delle spese generali e dei costi dei coadiutori, del compenso per l’attività su incarico della società e della disciplina degli acconti. Negli allegati sono presenti un modello di istanza di liquidazione di attività di amministrazione giudiziaria e un foglio di calcolo.
Nel documento – curato della Commissione di studio “Compenso dell’amministratore giudiziario e del coadiutore dell’ANBSC” operante nell’area di delega del Consiglio nazionale “Funzioni giudiziarie e ADR” a cui è delegata la consigliera segretaria Giovanna Greco – si sottolinea inoltre come, a causa della “infelice/imprecisa formulazione della normativa di riferimento (principalmente il d.P.R. n. 177/2015), nel territorio nazionale si sono sviluppate prassi vistosamente differenziate che certamente non aiutano l’operatore pratico a districarsi in questa complessa materia”. Il lavoro dei commercialisti contiene dunque delle proposte emendative al d.P.R. n. 177/2015 che, secondo la categoria professionale, “necessita di un adeguamento normativo ormai improcrastinabile”. Il lavoro contiene anche i rilievi del Consiglio nazionale dei commercialisti alla bozza di linee guida per la determinazione dei compensi del coadiutore elaborata dall’ANBSC.