La comunicazione per il Mezzogiorno vale anche per i bonus sisma e Zes

Agenzia delle Entrate - Prot. n. 670294 del 9 agosto 2019 A partire dal prossimo 25 settembre 2019 la versione aggiornata del modello di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno sarà disponibile sul sito internet delle Entrate anche per accedere al “credito d’imposta sisma” e al “credito d’imposta Zes”. Il provvedimento prot. n. 670294 del 9 agosto 2019 del direttore dell’Agenzia delle entrate definisce le modalità di presentazione della comunicazione per la fruizione dei crediti d’imposta e approva le modifiche riguardanti il modello e le relative istruzioni. A decorrere dalla suddetta data il modello potrà essere presentato telematicamente per la fruizione anche dei due bonus; la trasmissione telematica della comunicazione avverrà utilizzando la versione aggiornata del software relativo al credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, denominato “Creditoinvestimentisud”, disponibile gratuitamente sul sito internet dell’Agenzia delle entrate. Il “credito d’imposta sisma” e il “credito d’imposta Zes” sono utilizzabili in compensazione presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia, pena il rifiuto dell’operazione di versamento; i codici tributo da indicare nel modello F24 e le relative istruzioni da seguire per la compilazione saranno istituiti con separata risoluzione dell'amministrazione. L’articolo 18-quater del decreto legge n. 8/2017 ha esteso alle imprese localizzate nei comuni delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, colpiti dagli eventi sismici verificatisi a decorrere dal 24 agosto 2016, il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, istituito dalla legge di stabilità 2016. Il regime di aiuti di cui all’articolo 18-quater è stato autorizzato dalla Commissione europea. Il bonus per gli investimenti nei territori del sisma è attribuito, fino al 31 dicembre 2019, nella misura del 25% per le grandi imprese, del 35% per le medie imprese e del 45% per le piccole imprese. L’articolo 5 del decreto legge n. 91/2017 prevede benefici fiscali e altre agevolazioni a favore delle imprese, già esistenti e di nuova istituzione, che avviano un programma di attività economiche imprenditoriali o di investimenti nella Zona economica speciale (Zes). In particolare, il comma 2 dell’articolo amplia, in relazione agli investimenti effettuati nelle Zes, la portata del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno prevedendo la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2020, del periodo agevolato ed elevando a 50 milioni di euro l’ammontare massimo del costo agevolabile per ciascun progetto di investimento. Anche per l’accesso a queste due misure agevolative è necessario presentare all’Agenzia delle entrate un’apposita comunicazione. Per consentire la fruizione del “credito d’imposta sisma” e del “credito d’imposta Zes”, in considerazione delle caratteristiche previste dai rispettivi quadri normativi rispetto al credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, si è reso necessario un aggiornamento del modello di comunicazione già utilizzato per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, approvato con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 14 aprile 2017. Ebbene, il provvedimento del 9 agosto 2019 definisce le modalità di presentazione della comunicazione per la fruizione dei crediti d’imposta in questione. In considerazione dei tempi tecnici necessari per l’aggiornamento delle procedure informatiche di gestione del credito d’imposta e tenuto anche conto degli adempimenti connessi all’assolvimento degli obblighi unionali per il credito d’imposta Zes, la data a partire dalla quale sarà possibile l’utilizzo della versione aggiornata del modello di comunicazione è fissata al 25 settembre 2019.

La comunicazione per il Mezzogiorno vale anche per i bonus sisma e Zes

Le variazioni al modello sono necessarie in considerazione delle particolarità delle agevolazioni per gli investimenti nei comuni colpiti dagli eventi sismici e di quelle nelle Zone economiche speciali

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