Contenzioso tributario 2018: in diminuzione le liti pendenti

Più breve la durata media di processi tributari in primo grado di giudizio: 689 giorni, con un miglioramento di 68 giorni rispetto al 2017 e di 92 giorni rispetto al 2016

Contenzioso tributario 2018: in diminuzione le liti pendenti
Più breve la durata media di processi tributari in primo grado di giudizio 689 giorni con un miglioramento di 68 giorni rispetto al 2017 e di 92 giorni rispetto al 2016
Confermata, anche per il 2018, la diminuzione del numero delle controversie che vedono contrapporsi fisco e contribuente. È quanto emerge dalla Relazione annuale sul contenzioso tributario, da oggi on line sul sito del Dipartimento delle finanze, insieme alle relative Appendici statistiche. In particolare, rispetto all’anno precedente, le liti tributarie pendenti scendono del 10,3% e i ricorsi dello 0,7%, mentre il loro valore è diminuito del 14,9 per cento.

Nel dettaglio, sono aumenti del 3,1% i ricorsi presentati in primo grado di giudizio (Ctp) mentre sono scesi del 9,6% gli appelli pervenuti in secondo grado (Ctr).
Le liti definite sono state 253.439, il 3,2% in meno rispetto al 2017: in primo grado le decisioni sono diminuite del 6,3%, mentre in secondo grado le pronunce sono aumentate del 7,6 per cento.

Quanto valgono i contenziosi 
Il valore delle controversie ancora aperte ammonta, complessivamente, a circa 42,9 miliardi di euro, il 65,3% è in giacenza da meno di 2 anni, il 27,4% in giacenza da un periodo compreso tra 2 e 5 anni e solo il 7,3% da più di 5 anni.
Il valore complessivo delle liti presentate nel 2018 è di 24,2 miliardi di euro, il 14,9% in meno rispetto all’anno precedente. A diminuire soprattutto i contenzioni superiori a 1 milione di euro. Il risultato, osservano dal Df, può essere messo in relazione all’utilizzo degli strumenti deflattivi e delle definizioni agevolate previste dal Dl n. 119/2018.
In particolare, il 72,6% del totale dei ricorsi presentati alle Ctp riguarda liti di entità di inferiore o uguale a 20mila euro e solo l’1,4% superiore a 1 milione di euro.
Il 57,3% degli appelli pervenuti alle Ctr sono relativi a liti di valore inferiore o uguale a 20mila euro, e il 2,5% a controversie superiori a 1 milione di euro

Complessivamente, il valore delle controversie concluse nel 2018 è di circa 31,3 miliardi di euro, mentre il valore medio della singola controversia decisa è pari a circa 123mila euro. Nel primo grado giudizio, il 72,4% dei ricorsi definiti riguarda controversie di valore inferiore o uguale a 20mila euro mentre l’1,3% riguarda ricorsi di valore superiore a 1 milione di euro.
Guardando i numeri relativi agli appelli definiti, il 53,7% del totale delle pronunce riguarda ricorsi di valore inferiore o uguale a 20mila euro, mentre il 2,5% riguarda appelli di valore superiore a 1 milione di euro (per un totale di circa 9,2 miliardi di euro).
In entrambi i gradi di giudizio, gli esiti completamente favorevoli all’ente impositore sono maggiori rispetto a quelli a favore del contribuente, in particolare nel 46,1% dei casi, per quanto riguarda le decisione delle Ctp, nel 45,4% dei casi per quanto riguarda le pronunce delle Ctr.
Gli esiti completamente a favore del contribuente risultano rispettivamente pari al 30,8% in primo grado e pari al 36,8% in secondo grado. Il giudizio intermedio registra il 11,3% in primo grado e l’8% in secondo grado.

Processo tributario più veloce in primo grado
In diminuzione anche la durata media dei giudizi in primo grado, pari a 689 giorni (1anno e 11 mesi), con un miglioramento di 68 giorni rispetto al 2017 e di 92 giorni rispetto al 2016. La media, in appello, si attesta a 856 giorni (2 anni e 4 mesi), con un peggioramento di 84 giorni rispetto al 2017 e di 78 giorni rispetto al 2016.
Per quanto riguarda la scelta del canale telematico, in regime di facoltatività, sono stati effettuati complessivamente 790.713 depositi con modalità digitale su un totale di 1.865.595 depositi, pari al 42,4% e nel dettaglio 648.753 depositi telematici nelle Ctp e 141.960 nelle Ctr.

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