L’agricoltore che si sia avvalso di lavoratori dipendenti esclusivamente nell’esercizio dell’attività di “coltivazione di pomacee e frutta a nocciolo”, esclusa dall’applicazione del tributo, e che per l’attività di agriturismo non ha impiegato lavoratori dipendenti, potrà fruire, in relazione all’esercizio di tale attività, del credito d’imposta IRAP (utilizzabile esclusivamente in compensazione) pari al 10 per cento dell’imposta lorda determinata secondo le regole generali. E’ quanto ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con risposta n. 39 del 12 febbraio 2019. IL QUESITO Dall’anno di imposta 2016 i produttori agricoli titolari di reddito agrario non sono più soggetti passivi IRAP, imposta applicabile invece al valore della produzione netta dell’attività agrituristica. Un agricoltore, che non si è avvalso per questa seconda attività e nell’anno di imposta 2017 di alcun lavoratore dipendente ha chiesto chiarimenti all’Agenzia delle Entrate in merito all’applicabilità, per questa seconda attività, del credito d’imposta pari al 10 per cento dell’IRAP, riconosciuto ai soggetti IRAP che non si avvalgono di lavoratori dipendenti. LA RISPOSTA DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE L’Agenzia delle Entrate rileva che il credito d’imposta IRAP spetta ai soggetti passivi che non si avvalgono di dipendenti nell’esercizio della propria attività, e che determinano il valore della produzione netta ai sensi degli articoli da 5 a 9 del decreto IRAP, fra i quali le imprese individuali. La misura è complementare all’altra agevolazione afferente all’integrale deducibilità dall’IRAP del costo sostenuto per lavoro dipendente a tempo indeterminato, eccedente le vigenti deduzioni spettanti a titolo analitico o forfetario riferibili allo stesso costo. A fronte della deduzione dall’imponibile IRAP del costo del lavoro riconosciuta in favore delle imprese che si avvalgono di personale dipendente, è riconosciuto per le imprese senza dipendenti il credito d’imposta IRAP. Le deduzioni per lavoro dipendente a loro volta spettano solo in relazione ai dipendenti impiegati nell’attività soggetta a IRAP. Nella risoluzione del 18 luglio 2017, n. 93/E, l’Agenzia ha chiarito che, in caso di dipendenti impiegati sia nell’attività agricola esclusa dall’imposizione di fini IRAP sia in quella rilevante ai fini IRAP l’importo delle deduzioni spettanti per lavoro dipendente va ridotto della quota imputabile all’attività agricola esclusa. Nel caso in esame, l’agricoltore dichiara di essersi avvalso di lavoratori dipendenti esclusivamente nell’esercizio dell’attività di “coltivazione di pomacee e frutta a nocciolo”, esclusa dall’applicazione del tributo. Posto, quindi, che per l’attività di agriturismo l’istante non ha impiegato lavoratori dipendenti egli potrà fruire, in relazione all’esercizio di tale attività, del credito d’imposta IRAP (utilizzabile esclusivamente in compensazione) pari al 10 per cento dell’imposta lorda determinata secondo le regole generali.