Il Fisco inizia ad attingere dall’enorme banca dati di cui è in possesso, costruita nel corso degli anni, anche in virtù dei diversi provvedimenti che si sono succeduti nel tempo. Tra questi il decreto Monti, che risale al 2011, che ha potenziato notevolmente la possibilità di utilizzazione delle informazioni bancarie. Le ultime modifiche normative sono contenute nel decreto fiscale 2019 (D.L. n. 119/2018), che ha rafforzato i poteri della Guarda di Finanza La super anagrafe dei conti correnti è stata così impiegata per selezionare 1.200 posizioni, tra le quali sono state successivamente individuate 156 società a rischio di evasione. Si tratta di contribuenti che hanno movimentato i conti correnti per importi superiori a un milione di euro o che hanno presentato ulteriori anomalie, quali l’omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali. Super anagrafe dei conti correnti Oramai da diverso tempo le banche e, più in generale, gli intermediari finanziari, comunicano periodicamente all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai rapporti accesi. Ad esempio, vengono comunicati i conti correnti bancari e postali di cui risulta titolare il contribuente, il saldo iniziale, il totale degli accrediti, il totale degli addebiti e il saldo finale. Vengono comunicati i conti di deposito dei titoli, il numero di accessi del contribuente al servizio cassette di sicurezza ed ulteriori dati riguardanti la posizione del contribuente. Come utilizzare i dati contenuti nell’Anagrafe dei conti correnti I dati presenti nell’Anagrafe dei conti correnti non potranno essere utilizzati direttamente al fine di accertare un maggior reddito nei confronti dei contribuenti. Per accedere alle movimentazioni analitiche dei conti, sarà necessario chiedere l’autorizzazione al direttore centrale dell’accertamento, al direttore regionale o al comandante regionale della Guardia di Finanza. L’autorizzazione non potrà essere però richiesta per fini “esplorativi”, cioè al fine di verificare se il soggetto in questione presenti o meno profili di rischio da giustificare la verifica della propria posizione. In buona sostanza i richiedenti l’autorizzazione dovranno dimostrare, al fine di ottenere una risposta positiva, e prima ancora di accedere alle movimentazioni analitiche, che sussistono i presupposti per la richiesta. Le ultime modifiche del decreto fiscale 2019 Con una modifica che va, appunto, ad incidere sul decreto istitutivo dell’Anagrafe dei conti correnti, l’art. 16-quater del D.L. n. 119/2018 prevede che le informazioni comunicate dalle banche all’Agenzia delle Entrate sono altresì utilizzate dalla Guardia di finanza per le medesime finalità di contrasto all’evasione fiscale, anche in coordinamento con l’Agenzia delle Entrate stessa, nonché dal Dipartimento delle Finanze ai fini delle valutazioni di impatto e della quantificazione e del monitoraggio dell’evasione fiscale. I dati così raccolti dalla Guardia di Finanza vengono poi comunicati all’Agenzia, che li valuta per notificare eventuali avvisi di accertamento e recupero a tassazione delle somme sottratte dal contribuente all’erario. Le banche, infatti, hanno dal 2012 l’obbligo di comunicare all’anagrafe tributaria tutte le operazioni finanziarie dei soggetti che intrattengono rapporti con loro. La novità in rassegna è in grado anche di incidere sulle modalità di utilizzo dei dati presenti nell’anagrafe dei conti. La Guardia di Finanza potrà utilizzare questi dati per effettuare analisi del rischio di evasione delle società. I risultati potranno essere così utilizzati come indicatori rilevanti ai fini della selezione dei contribuenti da verificare. In buona sostanza l’analisi di rischio potrà essere utilizzata quale argomentazione per ottenere l’accesso ai dati analitici dell’anagrafe dei conti. In precedenza, la dimostrazione del grado di rischio posta a fondamento della richiesta era più difficile. Ora, invece, i dati e le anomalie, seppur disponibili in forma non analitica, potranno essere utilizzati per elaborare strategie di controllo e quindi potranno argomentare con maggiore possibilità di successo la richiesta di accesso alle movimentazioni analitiche dei conti correnti bancari.