Un finanziamento bancario per anticipare la liquidazione fino a 30mila euro, con una detassazione Irpef variabile dall’1,5 al 7,5% sulla quota di Tfs che verrà pagata nei mesi successivi al pensionamento. È il meccanismo definitivo per l'anticipo del Tfs degli statali che andranno in pensione quest'anno, con “quota 100” o qualunque altro canale. A prevederlo è la versione finale del decreto legge su reddito di cittadinanza e pensioni che la prossima settimana dovrebbe arrivare in Senato. Per gli sgravi fiscali sulle liquidazioni dei dipendenti pubblici è fissato un tetto di 50mila euro. Il testo del decreto è cresciuto e ora conta 33 articoli. Tra le novità una serie di nuovi prelievi su giochi e slot, che dovrebbe garantire oltre 400 milioni l'anno di maggiori entrate, mentre nella norma sulla governance di Inps e Inail, dove torneranno i consigli di amministrazione, è ora prevista l’esplicita possibilità di commissariamento. Mentre per confermare a 41 anni il requisito minimo di pensionamento dei lavoratori precoci è prevista una spesa aggiuntiva di 1,6 miliardi nei prossimi dieci anni. Nel testo finale, tra le correzioni rispetto alle ultime bozze, c’è infine rimodulazione dei fondi per il potenziamento dei Centri per l'impiego. Rispetto allo stanziamento della legge di bilancio che assegna fino a 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, è previsto per il primo anno fino a 480 milioni e 420 milioni per il 2020 (nella precedente versione erano previsti, rispettivamente, 473 milioni e 44 milioni). Quanto alle risorse per effettuare 4mila assunzioni nei Cpi da parte delle regioni, viene cancellato il riferimento allo stanziamento di 120 milioni per il 2019 e 160 milioni per il 2020, sostituito dall'assegnazione di 160 milioni a decorrere dal 2021.