Sciopero commercialisti, il 15 settembre protesta in piazza Santi Apostoli a Roma
Le indicazioni del Consiglio nazionale in vista dell’astensione collettiva dall’attività professionale e dalla presenza in udienza presso le commissioni tributarie dal 15 al 22 settembre
In vista dello sciopero indetto dalle sigle sindacali dei commercialisti, che si svolgerà dalle ore 24 del 15 settembre alle ore 24 del 22 settembre, il Consiglio nazionale della categoria ha messo a disposizione degli iscritti che vorranno aderirvi la documentazione, definita con gli stessi sindacati, necessaria per inviare le comunicazioni preventive alle Commissioni tributarie di riferimento e ai propri clienti.
Il primo giorno della protesta, il 15 settembre, i commercialisti scenderanno anche in piazza per ribadire le ragioni di questa indifferibile scelta. L’appuntamento è a Roma in Piazza dei Santi Apostoli e, contemporaneamente, presso le singole sedi locali (ore 11-13).
“Le motivazioni dell’azione di protesta – commentano le sigle sindacali ADC, AIDC, ANC, ANDOC, FIDDOC, SIC, UNAGRACO, UNGDCEC e UNICO – sono le reiterate lesioni delle prerogative professionali degli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, che hanno procurato danno all’attività da loro svolta a favore dei contribuenti e del tessuto imprenditoriale del Paese, ma anche il clima di profonda frattura che si è instaurato tra Governo e professionisti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il pervicace ed immotivato rifiuto ad accogliere l’istanza di proroga al 30 settembre 2020 dei versamenti derivanti dall’autoliquidazione dei modelli dichiarativi”.
Lo sciopero della categoria riguarderà l’astensione per 8 giorni sia dalle attività dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, sia dalla presenza in udienza presso le Commissioni tributarie provinciali e regionali. I sindacati hanno quindi messo a disposizione degli iscritti alcune indicazioni previste dal Codice di autoregolamentazione delle astensioni collettive dalle attività.
Secondo il Codice, il professionista che aderisce all’astensione ha l’obbligo di informarne, in via preventiva e in forma scritta, la propria clientela e le segreterie delle commissioni tributarie. La comunicazione preventiva al cliente deve essere effettuata entro 10 giorni dall’inizio dell’astensione (in questo caso entro il 4 settembre), mentre la comunicazione preventiva alla segreteria della commissione tributaria almeno 2 giorni prima della data stabilita per l’udienza. Per quanto riguarda le udienze in commissione tributaria, l’astensione può essere dichiarata dal professionista anche personalmente all’inizio dell’udienza.
Il Consiglio nazionale dei commercialisti, essendo ente di diritto pubblico, non ha la facoltà di promuovere in prima persona lo sciopero, ma ha comunque deciso di dare il proprio sostegno allo svolgimento della manifestazione. Ai fini dell’organizzazione della protesta a livello locale, quindi, gli Ordini territoriali dovranno raccordarsi direttamente con le relative sezioni delle associazioni sindacali promotrici.