Scelta del regime contabile ordinario: basta il comportamento concludente

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20045 del 24 settembre 2020, ha precisato che la scelta di un regime ordinario da parte del contribuente non è necessariamente subordinata ad una formale comunicazione all’Amministrazione, essendo sufficiente un comportamento concludente dell’interessato. IL FATTO Il principio è stato affermato in una controversia concernente il regime speciale dei produttori agricoli. Una Sas presentava istanza di rimborso dei crediti Iva maturati per effetto della rinuncia allo speciale regime di esonero dal versamento dell’imposta previsto per i produttori agricoli. L’Ufficio opponeva un diniego, impugnato in CTP, la quale accoglieva il relativo ricorso, con decisione confermata anche in grado di appello. Il successivo giudizio si teneva innanzi alla CTC, la quale riteneva legittimo il diniego dell’Ufficio atteso che la contribuente non aveva manifestato espressamente la rinuncia al precedente regime di esonero. La relativa pronuncia veniva quindi nuovamente impugnata, questa volta dalla Sas, lamentando esclusivamente il fatto che la scelta del regime ordinario non fosse condizionata da un’espressa comunicazione all’Agenzia come ritenuto dai giudici. LA DECISIONE DELLA CORTE DI CASSAZIONE La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della contribuente e, decidendo nel merito, ha riconosciuto in via definitiva la fondatezza dell’originaria domanda di rimborso. Secondo il consolidato orientamento di legittimità, l’omessa dichiarazione di opzione per l’applicazione dell’imposta in modo ordinario può essere sostituita da un comportamento concludente del contribuente. Tale comportamento, così come le modalità di tenuta delle scritture contabili, costituisce infatti elemento da cui desumere il regime applicabile al caso concreto. La CTC aveva quindi errato nel ritenere che la società fosse tenuta ad una espressa e formale comunicazione all’Amministrazione finanziaria per la scelta del regime, essendo sufficiente il comportamento concludente tenuto, confortato anche dalla regolare tenuta della contabilità. Poiché risultava incontestata l’esistenza di dette circostanze ed essendo il motivo del contendere solo legato alla loro efficacia in relazione alla scelta del regime, non erano necessari ulteriori accertamenti di fatti: da qui l’accoglimento nel merito dell’originario ricorso senza necessità di rinvio alla commissione di merito.

Scelta del regime contabile ordinario: basta il comportamento concludente

La scelta del regime ordinario da parte del contribuente, con scritture contabili regolari, non va espressamente comunicata all'Agenzia: basta il comportamento concludente

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