Sanzioni pecuniarie amministrative: istituiti nuovi codici tributo

Dovranno essere segnalati nel modello “F24 Accise” per il versamento delle sanzioni irrogate in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”

Agenzia delle Entrate – Risoluzione n. 59/E del 25 settembre 2020


I codici tributo istituiti dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 59/E del 25 settembre 2020 rispondono alla richiesta dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, direzione Giochi, dello scorso 31 luglio. Dovranno essere utilizzati per consentire il versamento, tramite modello “F24 Accise”, di alcune sanzioni amministrative pecuniarie, per le quali non è ammessa la compensazione.

In nuovi arrivati sono cinque:

  • 5473” denominato “Sanzione pecuniaria amministrativa di cui all’art. 27, comma 8 – d.l. n. 124/2019”
  • 5474” denominato “Sanzione pecuniaria amministrativa di cui all’art. 27, comma 9 – d.l. n. 124/2019”
  • 5475” denominato “Sanzione pecuniaria amministrativa di cui all’art. 28 – d.l. n. 124/2019”
  • 5476” denominato “Sanzione pecuniaria amministrativa di cui all’art. 31, comma 1 – d.l. n. 124/2019”
  • 5477” denominato “Sanzione pecuniaria amministrativa di cui all’art. 9-quater – d.l. n. 87/2018”.

Il loro posto è nella “Sezione Accise/Monopoli e altri versamenti non ammessi in compensazione” del modello, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, riportando:

  • nel campo “ente”, la lettera “M”
  • nel campo “provincia”, nessun valore per i codici tributo “5473” e “5474”; per il codice tributo “5475” la provincia ove è situato il domicilio fiscale del trasgressore; per i codici tributo “5476” e “5477” la provincia ove è situata la sede legale del trasgressore
  • nel campo “codice identificativo”, il codice concessione
  • nel campo “rateazione”, il numero della rata nel formato “NNRR”, dove “NN” rappresenta il numero della rata in pagamento e “RR” indica il numero complessivo delle rate
  • nel campo “mese”, nessun valore
  • nel campo “anno di riferimento”, l’anno cui si riferisce la violazione, nel formato “AAAA”
  • nel campo “codice ufficio”, nessun valore
  • nel campo “codice atto”, se presente, il codice dell’atto oggetto di definizione.

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