Il calendario della definizione agevolata (cd. rottamazione quater), prevista dalla legge n. 197/2022 è stato modificato dal decreto correttivo della riforma fiscale (D.Lgs. n. 108/2024) che ha di fatto differito alla fine di settembre il versamento della quinta rata. La quinta rata della rottamazione quater slitta a fine settembre Ricevuta la comunicazione delle somme dovute (30 settembre 2023), il contribuente doveva pagare le prime due rate entro fine anno (ossia entro il 31 ottobre e 30 novembre 2023), versando il 10% delle somme complessivamente dovute. Le restanti 16 rate, di pari importo, sono state spalmate nei successivi quattro anni, con scadenza: - 28 febbraio; - 31 maggio; - 31 luglio; - 30 novembre di ciascun anno, applicando gli interessi al tasso del 2% annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023. A tali scadenze si applica il beneficio di tolleranza dei 5 giorni per effettuare il versamento. Con la legge n. 18/2024, di conversione del decreto Milleproroghe, si è avuto un primo intervento volto a consentire ai contribuenti, che non erano riusciti a versare le prime due rate, di corrispondere entro il 20 marzo 2024 (15 marzo, a cui andavano applicati i 5 giorni di tolleranza), le prime tre rate, senza incorrere nell’applicazione di ulteriori interessi o nella decadenza dal piano di definizione. Il D.Lgs. 108/2024 è nuovamente intervenuto sulle scadenze dei versamenti, ossia sul termine di versamento della quinta rata, previsto per il 31 luglio. Il decreto correttivo ha di fatto posticipato la scadenza della rata al 15 settembre: applicando i 5 giorni di tolleranza e i differimenti previsti dalla legge in caso di coincidenza dei termini con giorni festivi (5, 21 e 22 settembre), la rata potrà essere versata tempestivamente sino al 23 settembre 2024. In caso di mancato pagamento ovvero se il pagamento avviene oltre il termine ultimo o per importi parziali, si perderanno i benefici della misura agevolativa e i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute. Cosa cambia per le rate successive? Va però ricordato che l’ultima rata del 2024 non subisce modifiche - salvo interventi successivi - e dovrà essere corrisposta entro il 30 novembre (con l’ulteriore beneficio dei 5 giorni). Inoltre, per gli anni successivi, il calendario “ordinario” non viene intaccato dalle modifiche 2024. Di conseguenza resteranno valide, per tutti gli anni a venire, fino a scadenza del piano, le ben note 4 date previste: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre. Come pagare le rate Per pagare i moduli allegati alla “Comunicazione delle somme dovute” della definizione agevolata, oltre al servizio "Paga online", è possibile utilizzare i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al nodo PagoPA. La lista completa dei PSP aderenti e le informazioni sui canali di pagamento attivi sono reperibili sul sito di PagoPA. È on-line il nuovo servizio di domiciliazione bancaria disponibile nella sezione “Definizione agevolata” in area riservata, che consente di attivare o revocare l’addebito diretto delle rate sul conto corrente, anche intestato ad altro soggetto se autorizzato. Il contribuente che desidera usufruirne dovrà: - specificare gli estremi del conto corrente su cui effettuare l’addebito compilando l’apposito campo IBAN; - fornire tutte le informazioni e il consenso necessario ai fini della sicurezza del dato trattato; - inviare la richiesta. A seguito dell’invio, il contribuente riceverà una e-mail di presa incarico con l’identificativo della richiesta e, successivamente, l’Agente della riscossione provvederà a effettuare le opportune verifiche, fornendo riscontro. Inoltre, è possibile pagare quanto dovuto, utilizzando i moduli di pagamento allegati alla "Comunicazione delle somme dovute" presso banche, Poste, ricevitorie, tabaccai. Infine, sono sempre disponibili gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate-riscossione, previo appuntamento. Qualora si voglia pagare in forma agevolata soltanto alcune delle cartelle/avvisi contenuti nella Comunicazione delle somme dovute, si potrà utilizzare il servizio “ContiTu” che consente di rimodulare l’importo totale dovuto del piano di definizione agevolata e richiedere i nuovi moduli di pagamento delle rate con gli importi aggiornati, ripartiti secondo il numero di rate indicato in fase di adesione. Per i restanti debiti riportati nella “Comunicazione” non inseriti nella rimodulazione, la definizione agevolata non produrrà effetti e l’Agente della riscossione dovrà riprendere - come prevede la legge - le azioni di recupero. Come funziona "Conti Tu"? Va compilato il form e selezionate tutte le cartelle/avvisi che si intende pagare inserendo, nell'apposito campo, il numero progressivo dei singoli documenti. Per le sole cartelle/avvisi selezionati, verrà visualizzato l'importo complessivo da pagare e quello relativo alle singole rate. Il numero delle rate resta quello indicato nella domanda di adesione alla rottamazione quater presentata. Completata la procedura, si potranno scaricare subito i nuovi moduli di pagamento, che saranno trasmessi anche tramite e-mail. I moduli riporteranno l'importo aggiornato non conteggiando quello dovuto per le cartelle/avvisi che si è deciso di eliminare dal piano di pagamento. Inoltre, per non incorrere nell'inefficacia della definizione agevolata, è necessario che ciascuna rata sia regolarmente e integralmente pagata nel rispetto delle scadenze previste dalla legge. In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento entro i termini di scadenza o per importi parziali, si perderanno i benefici della definizione agevolata e i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.