Prosegue l’iter parlamentare del disegno di legge di conversione del D.L. n. 4 del 28 gennaio 2019 sul reddito di cittadinanza e quota 100. Sono circa 800 gli emendamenti presentati nelle Commissioni Lavoro e Affari sociali alla Camera. E’ atteso a brevissimo anche l’emendamento del Governo. Iter di conversione in legge Va ricordato come il provvedimento è stato trasmesso dal Senato il 28 febbraio 2019. Originariamente composto da 29 articoli, il testo risulta composto, a seguito dell'esame a Palazzo Madama, da 42 articoli complessivi. In termini di commi si è passati dai 167 commi iniziali a 214 commi complessivi. Dopo i lavori in Commissione, è previsto che il DDL approdi in Aula a Montecitorio il 18 marzo. E’ possibile una terza lettura al Senato già calendarizzata in plenaria tra il 26 e il 28 marzo in prossimità del termine di conversione del 29 marzo. Quali sono i principali emendamenti presentati? Osservazioni del Servizio Studi della Camera E’ utile in premessa riportare anche le osservazioni preliminari formulate dal Servizio Studi della Camera che ricorda come il provvedimento, nel testo originario, appare caratterizzato dalla ratio unitaria di intervenire contro situazioni di sofferenza sociale, introducendo, da un lato, una nuova misura di contrasto alla povertà e alla disuguaglianza e, dall'altro lato, ulteriori modalità di pensionamento anticipato. Viene allora sottolineato come andrebbe approfondita la coerenza con questo perimetro di intervento di alcune misure introdotte nel corso dell'iter al Senato. Si tratta in particolare, si rimarca: - dei commi 8-bis e 8-ter dell'articolo 6 in materia di requisiti per l'esercizio dell'assistenzafiscale da parte dei centri per l'assistenza fiscale (CAF); - dell'articolo 7-bis in materia di sanzioni per l'infedele asseverazione della dichiarazione precompilata dei redditi effettuata mediante CAF o professionista; - dell'articolo 18-bis in materia di sospensione della prestazione previdenziale a taluni soggetti condannati e a soggetti evasi o latitanti; - dell'articolo 25-bis di disciplina contrattuale per i giornalisti in servizio presso gli uffici stampa delle regioni a statuto speciale e delle province autonome. Il Dossier osserva ancora come andrebbe approfondita la chiarezza della formulazione di alcune disposizioni. In particolare, andrebbe in primo luogo approfondito il coordinamento tra l'incentivo riconosciuto al comma 9 dell'articolo 3 in caso di avvio di un'attività di impresa o di lavoro autonomo e il beneficio addizionale di cui al comma 4 dell'articolo 8 per l'avvio di un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale. Al comma 6 dell'articolo 4 andrebbe poi specificato se la dichiarazione di disponibilità al lavoro possa essere resa anche presso i servizi comunali e non solo presso i Centri per l'impiego. Si sottolinea ancora come al comma 1 dell'articolo 8 andrebbe chiarito se il patto di formazione potrà essere sottoscritto, oltre che presso i Centri per l'impiego, anche presso gli altri soggetti accreditati, pure coinvolti, ai sensi del provvedimento, nell'intermediazione tra domanda e offerta di lavoro. Principali emendamenti presentati in Commissione Reddito e pensione di cittadinanza Partendo dal reddito di cittadinanza si segnala la proposta di rivedere la scala di equivalenza avvantaggiando i nuclei con componenti con gravi disabilità e di facilitare le famiglie con più di 5 figli. Si chiede poi che il bonus bebè e il buono nido non vadano sommati nel calcolo ISEE alle entrate familiari nelle domande per il sussidio e nella determinazione del reddito di cittadinanza spettante al nucleo familiare. Si intende poi riscrivere il capitolo legato agli incentivi per i datori di lavoro che assumono beneficiari della prestazione con la finalità di estendere il bonus contributivi anche a chi stabilizza i precari o trasforma i part-time in contratti a tempo pieno indeterminato. Per quel che riguarda la pensione di cittadinanza va evidenziato l’emendamento in base al quale potrebbe riconoscersi agli ultra 67enni che convivano esclusivamente con una o più persone in condizione di disabilità grave o non autosufficienza ancorchè quest'ultima non abbia compiuto l'età di 67 anni. Quota 100 e pensioni In ambito previdenziale va citata la proposta di escludere i lavoratori gravosi dall’applicazione della finestra mobile di 3 mesi nel pensionamento anticipato. Per il pensionamento di vecchiaia e il pensionamento anticipato al femminile si propone uno sconto contributivo di 4 mesi per ogni figlio fino ad un massimo di 12 mesi e uno sconto rafforzato per le madri con figli disabili. Con riferimento al riscatto laurea light il correttivo vorrebbe essere quello di superare il limite di età dei 45 anni fermo restando che il periodo che può formare oggetto di riscatto resterebbe sempre quello successivo al 31.12.1995 da valorizzare cioè con il metodo di calcolo contributivo. Si prevede ancora l’ampliamento della platea dell’INPGI prevedendo che, dal 1° gennaio 2020, i comunicatori professionali e quelli che operano presso le pubbliche amministrazioni siano iscritti alla Cassa. Correttivi del Governo Per quel che riguarda i contenuti dei correttivi che verranno proposti dal Governo è possibile: - un ampliamento delle spese consentite (abbigliamento, acquisito mobili e piccoli elettrodomestici) per la card del reddito di cittadinanza; - l’introduzione nella governance INPS e INAIL della figura del vicepresidente; - il ricalcolo della contribuzione aggiuntiva per le pensioni dei sindacalisti.