Riforma Irpef. Miani, l’aliquota al 38% è un esproprio incostituzionale

Il presidente dei dottori commercialisti, Massimo Miani, ha chiesto al governo di concentrare la sua prossima manovra verso l’alleggerimento dell’aliquota al 38%

Il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Massimo Miani, in un recente intervento agli stati Generali dei Commercialisti, tenutosi a Roma, ha chiesto al governo di concentrare la prossima manovra verso l’alleggerimento dell’aliquota Irpef, attualmente al 38%, dei contribuenti con redditi compresi tra i 28 mila euro e i 55 mila euro.

Per Miani si tratta di un’aliquota incostituzionale e, soprattutto, espropriativa. Vediamo per quale motivo.

Irpef e le sue aliquote

L’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, è un’imposta progressiva, in quanto colpisce il reddito con aliquote che dipendono dagli scaglioni di reddito.

L’imposta lorda è determinata applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, le aliquote per scaglioni di reddito.

Attualmente le fasce di reddito, previste dal nostro ordinamento, sono 5; 6 se si considera la fascia della no tax area per redditi inferiori a 8.145 euro (soglia di reddito entro la quale l’imposta dovuta è pari a zero).

Gli scaglioni Irpef sono i seguenti:

  • fino a 15.000: 23%
  • da 15.000,01 a 28.000 (23% e) 27%
  • da 28.000,01 a 55.000 (23%, 27% e) 38%
  • da 55.000,01 a 75.000 (23%, 27%, 38% e) 41%
  • oltre 75.000 (23%, 27%, 38%, 41% e) 43%

Come è possibile notare, dal secondo al terzo scaglione c’è un salto di ben 11 punti percentuali, ai quali bisogna aggiungere 1 / 2 punti percentuali di addizionali regionali e provinciali.

Un’aliquota, questa del 38%, ritenuta dallo stesso Miani: “che costituisce una declinazione della progressività che non può definirsi costituzionale. Inoltre, l’obiettivo di un ridisegno dell’Irpef deve essere quello di rendere equo il prelievo tra le diverse tipologie di lavoratori e rendere semplice una normativa che risente ancora dell’impostazione di quasi 50 anni fa”.

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