Assonime ha pubblicato la circolare n. 18 del 30 settembre 2024 riguardante la revisione dello Statuto dei diritti del contribuente (legge n. 212 del 2000) ad opera del decreto legislativo n. 219 del 30 dicembre 2023. Il decreto legislativo citato, entrato in vigore il 18 gennaio 2024, ha revisionato lo Statuto dei diritti del contribuente di cui alla legge 27 luglio 2000, n. 212, in attuazione della riforma fiscale approvata con legge delega 9 agosto 2023, n. 111. La relazione illustrativa al decreto legislativo n. 219 mostra come la revisione dello Statuto è rivolta: - a rafforzare alcuni degli istituti in esso già presenti; - ad introdurne di nuovi (come nel caso dell’autotutela obbligatoria). Ciò per dare più compiuta attuazione al “principio del legittimo affidamento” del contribuente e al “principio di certezza del diritto”. Assonime ha sottolineato come le modifiche e le integrazioni allo Statuto dei diritti del contribuente sono incisive e apprezzabili, poiché fanno apparire più analitica e chiara la disciplina di taluni istituti che, nella previgente formulazione dello Statuto, avevano fatto fatica ad affermarsi, in ragione anche della mancata adozione di questo testo normativo in forma di legge costituzionale. La nuova formulazione dello Statuto dovrebbe garantire una “presa” più efficace sul legislatore e sull’interprete, anche in virtù della norma che assegna allo Statuto la funzione di esprimere criteri di interpretazione della legislazione tributaria e quindi vincolanti sia per il legislatore che per ogni interprete della norma tributaria analogamente a quanto accade, per la generalità delle norme, coi principi interpretativi previsti dall’art. 12 delle preleggi. Ovviamente, molto sarà affidato all’atteggiamento e alla sensibilità dell’Amministrazione finanziaria. Con la circolare, quindi, Assonime offre una serie di riflessioni su alcuni profili riguardanti le nuove norme dello Statuto ad opera del decreto legislativo n. 219 del 2023.