Resoconto delle entrate tributarie: fino a novembre crescita costante
Il buon risultato, la cui asticella si è fermata a 414,8 miliardi di euro, è stato raggiunto grazie alla partecipazione di tutte le “poste”: dirette, indirette, giochi e accertamento
Il dato globale che si rileva dal bollettino delle entrate tributarie, on line sul sito del dipartimento delle Finanze insieme alle appendici statistiche e alla nota tecnica riassuntiva del documento sull’andamento del gettito erariale da gennaio a novembre scorsi, mostra tra i più e i meno una crescita costante.
Numericamente parlando, il gettito totale del periodo, accertato in base al criterio della competenza giuridica, è stato di 414,8 miliardi di euro (oltre 7 in più rispetto agli stessi undici mesi del 2017). Al buon risultato complessivo (+1,8%) hanno contribuito tutte le “voci”: dirette, indirette, giochi e accertamento.
Alti e bassi delle dirette
Per quanto riguarda le imposte dirette, il cui gettito da gennaio a novembre 2018 ha superato abbondantemente i 226 miliardi (+0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), restano in sella le ritenute Irpef sui lavoratori dipendenti e sui pensionati che mostrano una crescita di oltre 5 miliardi di euro (+4,0%). La vera differenza, però, l’hanno fatta alcune sostitutive, come quella sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+206 milioni di euro, +25,1%), oppure quella sul valore dell’attivo dei fondi pensione (+260 milioni di euro, +38,9%) che sottolinea l’andamento positivo dei rendimenti medi ottenuti nel 2017 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari. Niente male anche la sostitutiva per la rideterminazione dei valori di acquisto delle partecipazioni non negative (+351 milioni di euro, +37,9%,).
Il trend dell’Ires, invece, continua a rimanere “sottozero” (gli incassi hanno registrato una diminuzione di 2.693 milioni di euro pari a -7,7% rispetto allo stesso periodo del 2017). Vanno ricordati, però, i motivi che rendono meno negativo il dato; vale a dire il taglio di 3,5 punti percentuali dell’aliquota, previsto dalla Stabilità per il 2016, e l’applicazione della maggiorazione della deduzione per gli investimenti in beni strumentali nuovi e beni strumentali ad alto contenuto tecnologico (super e iperammortamento) contenuta nella legge di Bilancio per il 2017.
Per l’Iva un più “unanime”
In generale, il gettito delle imposte indirette, che ammonta a oltre 188 miliardi di euro, registra una crescita di più di 5.387 miliardi sui primi undici mesi 2017 (+2,9%). Sul fronte dell’imposta sul valore aggiunto, i segnali sono tutti positivi. Locomotiva del successo l’Iva sulle importazioni (+7,3%). Dalla tassazione degli scambi interni si arriva, invece, a un +2,8 per cento. In numeri assoluti, gli incassi provenienti dall’imposta sul valore aggiunto ammontano a più di 3,6 miliardi di euro (+3,3% su gennaio-novembre 2017).
Anche i dati relativi alle imposte sulle transazioni presentano tutti segni concordanti: imposta di bollo +9,3 e Registro +3 per cento.
Da segnalare infine, nell’ambito delle indirette, l’ottima performance dell’imposta sulle assicurazioni (604 milioni di euro, +21,9%).
Giochi ok
Le entrate derivanti dai giochi mostrano un incremento di 570 milioni di euro (+4,5%) rispetto allo stesso periodo del 2017.
Segno meno per accertamento e controllo
Le entrate tributarie derivanti dalle attività di accertamento e controllo calano di 748 milioni di euro (-7,3%). Il risultato del periodo gennaio-novembre 2018 è stato però condizionato dall’andamento negativo dello scorso agosto rispetto allo stesso mese del 2017 (-891 milioni di euro, pari a -45,3%) nel quale il gettito era stato sostenuto dalle entrate derivanti dalla “definizione agevolata” delle controversie tributarie introdotta dal Dl 193/2016.