Redditi del 2017 in calo dell’1,3% rispetto al 2016. Un contribuente su 4 sotto la soglia minima
I dati del ministero dell'Economia sulle dichiarazioni Irpef 2018 relative all'anno precedente: il reddito dichiarato è sceso mentre il nostro Paese cresceva dell'1,6%. Quasi 13 milioni di italiani hanno livelli sotto la soglia di esenzione (8.140 euro) mentre quasi la metà dei contribuenti (45%) si colloca nella classe fino a 15mila euro
La media del reddito: scesa mentre il Paese cresceva
Nel 2018 circa 41,2 milioni di contribuenti hanno assolto l’obbligo dichiarativo: il totale è aumentato di circa 340mila soggetti (+0,83%). Stando a queste dichiarazioni, il reddito medio degli italiani nel 2017 è sceso a 20.670 euro nonostante, come evidenzia anche l’analisi del Mef, “il contesto macroeconomico è stato caratterizzato da un Pil in crescita (+2,0% in termini nominali e +1,6% in termini reali) che ha consolidato il processo di ripresa iniziato nel 2015″. Il reddito medio degli italiani però è calato di 270 euro rispetto all’anno precedente, quando si era attestato secondo i dati del ministero a 20.940. Anche nel 2015 gli italiani risultavano avere un reddito superiore: 20.690 euro. Nell’anno di imposta 2007, quindi dieci anni prima e nel periodo pre-crisi, il reddito medio era di 18.892 euro, inferiore di meno di 2mila euro.
Bonus Renzi: 1,8 milioni lo hanno dovuto restituire
Circa 1,8 milioni di contribuenti hanno dovuto restituire integralmente o parzialmente il bonus 80 euro ricevuto per un importo di circa 494 milioni di euro (di cui il 56%, pari a 992.000 soggetti, ha dichiarato una restituzione integrale per un ammontare di 385 milioni di euro). Stando alla rilevazione del Mef, i soggetti ai quali è stato erogato direttamente dal sostituto il bonus sono 12,2 milioni (+2,0% rispetto al 2016) per un ammontare di oltre 9,2 miliardi di euro.
Le classi di reddito: 5% contribuenti sopra 50 mila euro
Al di là del valore medio, ci sono poi importanti differenze tra le varie fasce di reddito. Come detto, quasi la metà dei contribuenti italiani (45%) che dichiara solo il 4% dell’Irpef totale, si colloca nelle dichiarazioni al fisco nella classe di reddito fino a 15mila euro, mentre in quella tra i 15mila e i 50mila euro si posiziona circa il 50% dei contribuenti, che dichiara il 57% dell’Irpef totale. Dai dati del Mef emerge inoltre che solo il 5,3% dei contribuenti dichiara più di 50mila euro, versando il 39,2% dell’Irpef totale.
Le differenze tra Regioni: Calabria la più “povera”
L’analisi territoriale conferma che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (24.720 euro), seguita dalla Provincia autonoma di Bolzano (23.850 euro), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso (14.120 euro). “Anche nel 2017, quindi – sottolinea il Mef – rimane cospicua la distanza tra il reddito medio delle regioni centro-settentrionali e quello delle regioni meridionali”.
Aumentano redditi da pensione, calano da lavoro
Nel 2017 il reddito medio da pensione mostra una crescita dell’1,5%, confermando il trend degli anni precedenti, mentre il reddito medio da lavoro dipendente accusa una leggera flessione (-0,6%). I redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’84% del reddito complessivo dichiarato, nello specifico, il reddito da pensione rappresenta circa il 30% del totale del reddito complessivo. Il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 43.510 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori (titolari di ditte individuali) è pari a 22.110 euro. Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 20.560 euro, quello dei pensionati a 17.430 euro. Infine, il reddito medio da partecipazione in società di persone ed assimilate risulta di 18.380 euro.
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