Niente particolare tenuità del fatto per il notaio che evade le imposte

Non è configurabile la causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto a favore del notaio che evade il Fisco per importi non particolarmente rilevanti. Sulla valutazione incide il profilo soggettivo di particolare disvalore inerente all'attività professionale. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 38744 del 20 settembre 2019. IL FATTO Un notaio veniva condannato in ordine al reato previsto dall'art. 2, comma 3, del decreto legislativo n. 74/2000. In particolare, il professionista era stato indotto dal suo commercialista a esporre costi fittizi mediante la produzione di fatture false con una indebita detrazione di 8 mila euro di Iva. L'imputato aveva utilizzato documenti finti con dei clienti sicuri per incassare un indebito risparmio di imposta. La Guardia di finanza aveva rintracciato un carteggio fra i due professionisti. Erano quindi scattate le accuse e poi la condanna a un anno di reclusione. LA DECISIONE DELLA CORTE DI CASSAZIONE La Corte di Cassazione ha confermato la penale responsabilità del notaio. Sul punto, gli Ermellini osservano che ai fini della configurabilità della causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall'art. 131-bis del codice penale, il giudizio sulla tenuità richiede una valutazione complessa e congiunta di tutte le peculiarità della fattispecie concreta, che tenga conto, ai sensi dell'art. 133, primo comma, cod. pen., delle modalità della condotta, del grado di colpevolezza da esse desumibile e dell'entità del danno o del pericolo (Sez. U, n. 13681 del 25/02/2016, Tushaj). In tal modo, il giudizio sulla tenuità dell'offesa dev'essere effettuato con riferimento ai criteri di cui all'art. 133, comma primo, cod. pen., ma non è necessaria la disamina di tutti gli elementi di valutazione previsti, essendo sufficiente l'indicazione di quelli ritenuti rilevanti (Sez. 6, n. 55107 del 08/11/2018, Milone). In specie, il provvedimento impugnato ha correttamente fatto riferimento al profilo soggettivo di particolare disvalore inerente all'attività professionale del ricorrente con funzioni di pubblico ufficiale, mentre in ogni caso appare difficile ravvisare la "particolare tenuità" di fatture fasulle di ammontare complessivo di euro 40.000, pari ad un'imposta indiretta di euro 8.000.

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