Modello 730/2020 con esito a rimborso, definiti gli elementi di incoerenza

Tra le verifiche delle dichiarazioni, sotto i riflettori anche le situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità che si sono verificate nelle annualità precedenti

Agenzia delle Entrate – Prot. n. 225347 del 5 giugno 2020


L’Agenzia delle Entrate ha approvato, con il provvedimento prot. n. 225347 del 5 giugno 2020, i criteri per individuare gli elementi di incoerenza da utilizzare per effettuare i controlli delle dichiarazioni dei redditi 730/2020 con esito a rimborso, presentate dai contribuenti (direttamente o tramite sostituto d’imposta), con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata. I controlli preventivi possono trovare applicazione anche con riferimento alle dichiarazioni presentate ai Caf o ai professionisti abilitati (articolo 1, comma 4, Dlgs n. 175/2014).

Il provvedimento di oggi, che discende dall’articolo 5, comma 3-bis del decreto legislativo n. 175/2014, introdotto dalla legge di Stabilità 2016, individua pertanto i seguenti elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi con esito a rimborso, presentate con modifiche rispetto alla precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta:

  • scostamento per importi significativi dei dati indicati nei modelli di versamento, nelle Cu e nelle dichiarazioni dell’anno precedente
  • presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle Cu
  • presenza di situazioni di rischio individuate rispetto alle irregolarità emerse negli anni passati.

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