Liti fiscali in calo nel secondo trimestre 2020

Confermato il trend in forte riduzione dei ricorsi nuovi e di quelli ancora in itinere. Nell’analisi statistica del dipartimento delle Finanze il dettaglio in numeri e percentuali

Tra aprile e giugno 2020 le liti fiscali pendenti registrano un calo del 3,5% su base annuale e, in conseguenza dell’adozione delle misure emergenziali Covid-19, una forte diminuzione dei flussi delle controversie. Tra gli altri, rispetto agli stessi mesi dello scorso anno, i nuovi ricorsi si riducono del 41,6% e le definizioni del 61 per cento. Lo dice il rapporto sul contenzioso tributario, online sul sito del dipartimento delle Finanze.

In particolare, al 30 giugno scorso, l’asticella delle controversie tributarie pendenti, pari a 356.287, si è fermata a meno 3,49% rispetto allo stesso giorno del 2019, anche se, in confronto al primo trimestre del 2020, le liti sono cresciute del 3,67 per cento. In ogni caso, come detto, le controversie avviate nel secondo trimestre 2020, pari a 35.278, segnano una flessione del 41,62% rispetto all’analogo periodo del 2019. Un crollo, chiarisce il dipartimento, dovuto alla normativa di emergenza, che ha previsto la sospensione dei depositi degli atti processuali e delle notifiche degli atti tributari da parte degli enti impositori e che, naturalmente ha influito anche sulla definizione di contese già in corso. Queste sono state 22.655, meno 61,08% rispetto al medesimo periodo del 2019.

In numeri
I nuovi ricorsi presentati, nel secondo trimestre dell’anno in primo grado, nelle Commissioni tributarie provinciali (Ctp) sono stati 25.359, in diminuzione del 45,91%, mentre quelli definiti, pari a 15.455, hanno segnato una flessione del 63,94 per cento.
Nelle Commissioni tributarie regionali (Ctr), gli appelli pervenuti nello stesso periodo (9.919), sono diminuiti del 26,78%, i definiti (7.200), meno 53,10 per cento, rispetto allo stesso periodo 2019.

Il bilancio
Tra le righe del rapporto si evince che, quasi nel 50% dei casi, i giudizi – sia di primo sia di secondo grado – sono favorevoli completamente all’ente impositore; le decisioni che invece danno ragione del tutto al contribuente si fermano al 28% in Ctp, al 32% in Ctr. “Verdetti” intermedi al 12% in primo grado, al 9% in secondo. Infine, gli altri esiti e la conciliazione rappresentano il 12% del totale in Ctp e il 9% in Ctr.

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