Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 39 del 15 febbraio 2019 il decreto n. 151 del 22 dicembre 2018 del Ministero dell’Interno recante il Regolamento di attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impegnano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare. In particolare il decreto stabilisce che il costo medio del rimpatrio, avuto riguardo all'anno in cui è pronunciata la sentenza di condanna, è dato dalla media nel triennio che precede l'anno anteriore a quello cui il costo medio si riferisce dei valori risultanti dal rapporto tra il totale degli oneri sostenuti annualmente per il rimpatrio dei cittadini stranieri e il numero complessivo dei rimpatri eseguiti nel medesimo anno. Il costo medio del rimpatrio è aumentato nella misura del 30% in ragione all'incidenza degli oneri economici connessi ai servizi di accompagnamento e scorta, con arrotondamento dell'unità di euro, per eccesso o per difetto, a seconda che le cifre decimali del calcolo siano superiori o inferiori a 50. Al costo medio del rimpatrio si applica la variazione media, relativa all'anno precedente, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) al netto dei tabacchi, elaborata dall'Istituto nazionale di statistica. Per l'anno 2018 Il costo medio del rimpatrio per ogni lavoratore straniero assunto illegalmente, è fissato in euro 1.398,00. Il costo medio del rimpatrio sarà determinato in aggiornamento entro il 30 gennaio di ogni anno. Il decreto entra in vigore il 2 marzo 2019.