IVA al 5% per i corsi di attività sportiva invernale

L’art. 5 del D.L. n. 113/2024 (decreto Omnibus) ha operato alcune modifiche al regime IVA dei corsi relativi all’attività sportiva invernale. In particolare, i commi 1-3 dell’art. 5 del D.L. n. 113/2024 intendono precisare il regime applicabile, ai fini dell’IVA, ai corsi relativi all’attività sportiva invernale, prevedendo l’applicazione dell’aliquota ridotta del 5%, in coerenza con il n. 13) dell’Allegato III della direttiva n. 2006/112/CE, come modificato dalla direttiva n. 2022/542/UE, in base al quale i corsi di attività sportiva o fisica possono essere assoggettati all’aliquota IVA non inferiore al 5%. Requisiti dell’aliquota IVA ridotta L’art. 5, comma 1, del D.L. n. 113/2024 introduce nella Tabella A, Parte II-bis, allegata al D.P.R. n. 633/1972, il n. 1-septies), al fine di stabilire l’applicazione dell’aliquota IVA del 5% all’erogazione di corsi di attività sportiva invernale, come individuata dalle Federazioni di sport invernali riconosciute dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI): - impartiti, anche in forma organizzata, da iscritti in appositi albi regionali o nazionali; - a condizione che tali corsi non siano esenti dall’IVA. Tale disposizione delimita il proprio ambito applicativo, specificando i relativi requisiti, oggettivi e soggettivi. Dal punto di vista: - oggettivo, l’attività sportiva invernale i cui corsi sono assoggettati all’aliquota IVA del 5% è individuata rinviando alle discipline gestite dalle Federazioni di sport invernali riconosciute dal CONI (ad esempio sci, snow-board, slittino, etc.); - soggettivo, l’aliquota del 5% è riservata ai corsi impartiti, anche in forma organizzata, da iscritti in appositi albi regionali o nazionali (ad esempio albi dei maestri di sci). L’aliquota IVA ridotta presuppone che le prestazioni non siano esenti da IVA, come nel caso delle prestazioni di insegnamento sportivo impartite da enti senza fini di lucro. Prestazioni di ASD e SSD rese nei confronti di soci e associati Per rendere certo l’ambito applicativo della nuova disposizione, l’art. 5, comma 2, del D.L. n. 113/2024 stabilisce che, fino all’entrata in vigore dell’art. 5, comma 15-quater, del D.L. n. 146/2021 (fissata al 1° gennaio 2025), l’aliquota IVA del 5% si applica a condizione che i corsi di attività sportiva invernale non rientrino tra le prestazioni di cui all’art. 4, comma 4, del D.P.R. n. 633/1972, tenendo anche conto di quanto stabilito dall’art. 90, comma 1, della legge n. 289/2002, che estende le disposizioni tributarie riguardanti le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) anche alle società sportive dilettantistiche (SSD) costituite in società di capitali senza fini di lucro. In sostanza, fino al 31 dicembre 2024, le prestazioni rese dalle associazioni sportive dilettantistiche e dalle società sportive dilettantistiche nel contesto dei rapporti associativi sono escluse dal campo di applicazione dell’IVA, ex art. 4, comma 4, del D.P.R. n. 633/1972. Dal 1° gennaio 2025, invece, le stesse prestazioni saranno soggette a IVA, ma in regime di esenzione. Corsi di attività sportiva invernali erogati prima del 10 agosto 2024 L’art. 5, comma 3, del D.L. n. 113/2024 detta il regime IVA dei corsi di attività sportiva invernali erogati prima del 10 agosto 2024 (data di entrata in vigore del D.L. n. 113/2024), stabilendo che gli stessi si considerano esenti da IVA, ovvero esclusi dal campo di applicazione dell’imposta ex art. 4, comma 4, del D.P.R. n. 633/1972, tenendo anche conto di quanto stabilito dall’art. 90, comma 1, della legge n. 289/2002, che come detto estende le disposizioni tributarie riguardanti le ASD anche alle SSD costituite in società di capitali senza fini di lucro. Sono fatti salvi i comportamenti dei contribuenti adottati prima del 10 agosto 2024. Cessione di cavalli destinati a finalità diverse da quelle alimentari Al fine di sostenere la filiera equina, l’art. 5, comma 4, del D.L. n. 113/2024 introduce nella Tabella A, Parte II-bis, allegata al D.P.R. n. 633/1972, il n. 1-octies), che prevede l’applicazione dell’aliquota IVA del 5% alle cessioni di cavalli destinati a finalità diverse da quelle alimentari, poste in essere entro 18 mesi dalla nascita dei cavalli stessi.

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