Il Governo “trova” tre miliardi di euro di maggiori entrate per il 2020 e sposta al 16 marzo 2020 il pagamento della rata del 16 novembre 2019, per i contribuenti ai quali si applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale e i forfettari. Aumenta il gettito e si moltiplicano le proroghe. È questo, in sintesi, quanto annunciato dal “comunicato legge” del Mef pubblicato nella serata di ieri 14 ottobre 2019, che anticipa quanto previsto nel decreto - legge fiscale in procinto di essere varato dal Consiglio dei ministri, e sposta al 16 marzo 2020 il termine per il pagamento della rata del 16 novembre 2019, sabato, che slitta a lunedì 18 novembre. La platea interessata dalla proroga Differimento che - stando al laconico passaggio nel comunicato del Mef e in attesa di leggere le nuove bozze del decreto fiscale - riguarderebbe solo i contribuenti, titolari di partita Iva, in regime forfettario o nei confronti dei quali si applicano gli Isa, cioè le persone fisiche ed i soggetti collettivi, società di persone e società di capitali comprese, che esercitano attività per le quali sono stati elaborati i nuovi Isa, a prescindere dall’esistenza di cause di esclusione o di inapplicabilità, e che dichiarano ricavi o compensi non superiori al limite stabilito dalla legge (5.164.569 euro). La proroga non dovrebbe invece riguardare i contribuenti “collegati”, come, ad esempio, i soci di società di persone e quelli delle società a responsabilità limitata in trasparenza o i collaboratori di imprese familiari, non titolari di partita Iva, per i quali la scadenza delle rate è prevista per ogni fine mese. Il differimento riguarda quindi i soggetti Isa e i forfettari, titolari di partita Iva, che hanno scelto di pagare a rate il saldo del 2018 e la prima frazione di acconto per il 2019 entro il 30 settembre 2019 o che pagheranno in modo rateale entro il 30 ottobre 2019, con lo 0,40% in più. Nessun differimento, invece, per chi ha pagato in unica soluzione entro il 30 settembre 2019 o che pagherà in unica soluzione entro il 30 ottobre 2019, con lo 0,40% in più. Proroga esclusa, per tutti i contribuenti, anche per l’acconto della seconda rata per il 2019, in scadenza il 2 dicembre 2019 (il 30 novembre, di scadenza, sabato ed il primo dicembre è domenica). Il paradosso del versamento dopo l’acconto I contribuenti Isa e i forfettari, che beneficeranno della proroga al 16 marzo 2020 del pagamento della rata del 16 novembre 2019, si troveranno a pagare una rata relativa al saldo del 2018 e alla prima frazione di acconto per il 2019, dopo avere pagato il secondo acconto per il 2019 entro il 2 dicembre 2019.