Arriva la risposta del Ministero dell’Economia e delle finanze all’istanza con cui il Garante del Contribuente per il Piemonte ha chiesto che - per il primo anno di applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale - ai contribuenti “sia consentito di procedere alla compilazione e al calcolo degli ISA in via meramente facoltativa, mantenuta la proroga al 30 settembre 2019”. La richiesta del Garante prendeva le mosse dalle criticità e problematiche operative rilevate dagli operatori del settore in relazione all’applicazione degli indici sintetici di affidabilità (ISA) per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2018. In particolare, le anomalie riguardano il software di elaborazione degli indici messo a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nonchè di gestione del file XML che contiene l’elaborazione dei dati storici ed attuali del contribuente; criticità anche con riferimento all’esito finale del calcolo, in qualche caso inidoneo a rappresentare l’effettiva situazione fiscale del contribuente. La risposta del MEF è però negativa. Secondo il Ministero, infatti, la proposta di rendere facoltativa l’applicazione degli ISA per il periodo d’imposta 2018, ai soli fini di far conseguire ai contribuenti virtuosi i benefici premiali previsti dalla norma, di fatto, priverebbe l’Agenzia delle Entrate di un efficace strumento ai fini dell’analisi di rischio dell’evasione fiscale utile a definire specifiche strategie di controllo. L’effetto che ne seguirebbe sarebbe il depotenziamento dell’attività di contrasto all’evasione fiscale da parte dell’amministrazione finanziaria con i connessi effetti sul gettito relativamente a tale periodo d’imposta.