Nella Gazzetta Ufficiale n. 253 del 28 ottobre 2024 è stato pubblicato il decreto PNRR 5 (D.L. n. 160/2024) in vigore dal 29 ottobre. Le misure per il lavoro del decreto PNRR 5 Il Consiglio dei Ministri si è riunito lunedì 21 ottobre 2024 e tra gli altri provvedimenti, quale la cassa integrazione per la moda, ha approvato il decreto attuativo per garantire il raggiungimento di specifichi parametri del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) in scadenza entro il prossimo 31 dicembre. Il D.L. n. 160/2024 introduce misure di contrasto al lavoro sommerso, interventi urgenti per fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti delle imprese del settore moda, misure relative al Fondo unico per il pluralismo e l'innovazione digitale dell'informazione e dell'editoria, disposizioni urgenti in materia di reclutamento del personale docente, disposizioni urgenti riguardanti il Consiglio universitario nazionale, misure per l’accelerazione degli interventi strategici in materia di alloggi e residenze universitarie, interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico del Campus del Politecnico di Milano. Gli Indici Sintetici di Affidabilità Contributiva (ISAC) In particolare, per quanto di interesse in tema di ISAC l’art. 1 del decreto legge prescrive quanto di seguito: “Omissis 5. A decorrere dal 1° gennaio 2026, per i soggetti di cui all’art. 9-bis, comma 1, del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, nella legge 21 giugno 2017, n. 96, sono introdotti gli Indici Sintetici di Affidabilità Contributiva (ISAC), al fine di promuovere il rispetto degli obblighiin materia contributiva. 6. Gli ISAC di cui al comma 5 hanno lo scopo di individuaree prevenirela sottrazione di basi imponibili all’imposizione contributiva e sono elaborati ai sensi dell’art. 9-bis, comma 15, del D.L. del 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, nella legge 21 giugno 2017, n. 96, selezionando due settori economici di prima applicazione tra quelli a maggior rischio di evasione ed elusione contributiva. Le attività di cui al presente comma sono svolte nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. 7. Con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, sentiti l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e l’Ispettorato Nazionale del lavoro, entro il 31 dicembre 2025, sono approvati gli ISAC per i primi due settori, nonché sono stabilite le premialità da applicare ai soggetti di cui al comma 5, i criteri e le modalità per l’aggiornamento periodico degli stessi e le ipotesi di esclusione dell’applicabilità degli indici per determinate tipologie di contribuenti. 8. È stabilita l’estensione graduale degli ISAC ad almeno sei ulteriori settori a rischio sommerso, da approvare entro il 31 agosto 2026. Omissis” Prima applicazione per hotellerie e grande distribuzione alimentare Per cercare di delimitare in modo più efficace il lavoro sommerso dal 1° gennaio 2026 saranno introdotti gli Indici sintetici di affidabilità contributiva (ISAC) per hotellerie e grande distribuzione alimentare, presumendone il legislatore come tra quelli maggiore rischio di evasione ed elusione contributiva. Successivamente la misura verrà estesa ad altri sei settori entro la fine d’agosto dello stesso anno. Non è una novità in quanto se ne parla già dal 2022, con riferimento al PNRR. Ed, infatti, l’elaborazione di indicatori sintetici di affidabilità contributiva è tesa, nei presupposti iniziali, a favorire la compliance fornendo a professionisti e imprese un riscontro puntuale del loro livello di affidabilità contributiva. L’obbiettivo di tali strumenti in via di elaborazione, si diceva nel 2022, è l’utilizzo per contrastare il lavoro nero e grigio, proprio come indicato nel Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso per il 2023-25. Gli ISAC partono come spunto di elaborazione dagli ISA elaborati dall'Agenzia delle Entrate attribuendo un voto a chi risulta più affidabile e virtuoso in termini di contributi dichiarati e versati. Gli ISAC, in quanto indici sintetici di affidabilità contributiva, aiutano nel verificare la congruità della forza lavoro dichiarata e la corrispondenza con le prescrizioni della contrattazione collettiva applicata dai datori di lavoro. I prossimi passi Gli ISAC - come previsto dalla norma già richiamata - hanno lo scopo di individuare e prevenire la sottrazione di basi imponibili all’imposizione contributiva. Con apposito decreto del ministro del Lavoro di concerto con il ministro dell’Economia, sentiti l’INPS e l’INL entro il 31 dicembre 2025 sono approvati gli ISAC per i primi due settori citati, hotellerie e GDO alimentare, stabilendo le premialità da applicare, i criteri e le modalità per l’aggiornamento periodico degli indici e le ipotesi di esclusione dell’applicabilità degli indici per determinate tipologie di contribuenti. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro inoltre assicurerà, con modalità tecniche dallo stesso definite, l’accessibilità al Portale nazionale del sommerso alle pubbliche amministrazioni ed enti che erogano o gestiscono fondi pubblici, per le finalità di verifica nelle attività di propria competenza, nel rispetto della vigente normativa in materia di tutela dei dati personali.