In merito ai previsti assetti futuri della riscossione dell’IMU il Direttore generale delle finanze, Giovanni Spalletta, in audizione il 17 luglio 2024 presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria, ha fatto presente che il sistema tende verso un adempimento guidato dell’obbligazione tributaria, attraverso la realizzazione di un’applicazione informatica, da rendere disponibile ai contribuenti sul Portale del federalismo fiscale, per mettere a disposizione elementi informativi utili a determinare e a versare l'imposta, compresi quelli a disposizione dell’Agenzia delle Entrate e di altre amministrazioni pubbliche. A questo proposito, aggiunge il Direttore generale, un elemento di notevole rilievo, che concorre all’implementazione dell’applicazione informatica in discorso, è collegato all’entrata in vigore, prevista per l’anno 2025, del sistema di determinazione delle aliquote IMU sulla base di fattispecie imponibili individuabili dai Comuni esclusivamente tra quelle predeterminate con decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze. Tale novità consente, da un lato, di delimitare il perimetro entro il quale il comune può esercitare la sua potestà regolamentare, nel rispetto dei principi costituzionali che ne regolano l’autonomia impositiva; dall’altro, rende possibile che i contribuenti, comprese le software house, dispongano di un valido supporto per il corretto pagamento dell’IMU. Con l’entrata in vigore, nel 2025, del sistema di determinazione delle aliquote IMU sulla base di fattispecie imponibili individuabili dai Comuni esclusivamente tra quelle predeterminate con un decreto MEF, si conclude, salvo ulteriori proroghe, un iter che doveva concludersi nel 2021. Diversificazione delle aliquote IMU: tutto iniziò con l’istituzione della nuova IMU Ai sensi dell’art. 1, comma 756, legge n. 160/2019, a decorrere dall’anno 2021, i Comuni, in deroga all’art. 52, D.Lgs. n. 446/1997, possono diversificare le aliquote di cui ai commi da 748 a 755, esclusivamente con riferimento alle fattispecie individuate con decreto del MEF da adottare entro 180 giorni dalla data del 1° gennaio 2020. Con la legge di Bilancio 2023 (art. 1, comma 837, lettera a, legge 29 dicembre 2022, n. 197), al comma 756 citato è stato aggiunto il seguente periodo: “Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, possono essere modificate o integrate le fattispecie individuate con il decreto di cui al primo periodo”. Le aliquote oggetto di diversificazione I Comuni possono diversificare le aliquote di cui ai commi da 748 a 755: - (748) aliquota di base per l’abitazione principale classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e per le relative pertinenze, - (749) non riguarda aliquote, - (750) aliquota di base per i fabbricati rurali ad uso strumentale, - (751) aliquota di base per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, - (752) aliquota di base per i terreni agricoli, - (753) aliquota base per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D, - (754) aliquota base per gli immobili diversi dall’abitazione principale, - (755) aliquota massima. Le fattispecie di diversificazione delle aliquote Con D.M. 7 luglio 2023, il Ministero dell’Economia e delle finanze ha individuato le fattispecie in base alle quali i Comuni possono diversificare le aliquote dell’IMU e stabilito le modalità di elaborazione e di successiva trasmissione al Dipartimento delle Finanze del MEF del relativo prospetto. In particolare, si fissa quanto segue: a) individuazione fattispecie Le fattispecie ai fini della diversificazione delle aliquote IMU sono individuate nelle seguenti: - abitazione principale di categoria catastale A/1, A/8 e A/9; - fabbricati rurali ad uso strumentale; - fabbricati appartenenti al gruppo catastale D; - terreni agricoli; - aree fabbricabili; - altri fabbricati (fabbricati diversi dall’abitazione principale e dai fabbricati appartenenti al gruppo catastale D). Il Comune, nell’ambito della propria autonomia regolamentare, di cui all’art. 52, D.Lgs. n. 446/1997, ha facoltà di introdurre ulteriori differenziazioni all’interno di ciascuna delle fattispecie, innanzi viste, esclusivamente con riferimento alle condizioni individuate nell’Allegato A. b) modalità di elaborazione e di trasmissione del prospetto I Comuni elaborano e trasmettono al Dipartimento delle Finanze del MEF il prospetto, recante le fattispecie di interesse selezionate, tramite l’applicazione informatica disponibile nell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale. I Comuni possono diversificare le aliquote dell’IMU rispetto a quelle di cui all’art. 1, commi da 748 a 755, della legge n. 160 del 2019, solo utilizzando l’applicazione informatica ed esclusivamente con riferimento alle fattispecie innanzi viste. c) decorrenza dell’obbligo di utilizzare il prospetto L’obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU tramite l’elaborazione del prospetto, utilizzando l’applicazione informatica, decorre dall’anno di imposta 2024. Al solo fine di consentire ai Comuni di testare l’applicazione informatica, la stessa viene resa disponibile nel corso dell’anno 2023 in vista dell’obbligatorietà a decorrere dall’anno di imposta 2024. Nell'Allegato A al D.M. 7 luglio 2023, che si compone di 27 pagine, sono indicati i casi in cui all'interno delle singole fattispecie è consentita o non è consentita la differenziazione. Applicazione informatica “Gestione IMU” Con il comunicato del 21 settembre 2023 il Dipartimento delle Finanze ha fatto presente che, a seguito dell’entrata in vigore del D.M. 7 luglio 2023 è resa disponibile, all’interno dell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale, l’applicazione informatica “Gestione IMU” attraverso la quale i Comuni possono individuare le fattispecie in base alle quali diversificare le aliquote dell’IMU nonché elaborare e trasmettere il relativo prospetto. In allegato al comunicato ci sono le “Linee guida per l’elaborazione e la trasmissione del prospetto delle aliquote dell’IMU”. Con il comunicato il Dipartimento delle Finanze informa che: - è stata aperta ai Comuni l’applicazione informatica per l’approvazione del prospetto delle aliquote dell’IMU; - sono fornite indicazioni sulla tempistica dell’attivazione delle funzionalità della predetta applicazione informatica. In ordine alla tempistica dell’attivazione delle funzionalità dell’applicazione informatica, il comunicato evidenzia che: - fino al mese di ottobre 2023, i Comuni potranno, ai fini dello svolgimento della fase sperimentale, solo testare la funzionalità dell’applicazione informatica volta a simulare l’elaborazione del prospetto; - a decorrere dal mese di novembre 2023, i Comuni potranno elaborare il prospetto per l’anno di imposta 2024; - a decorrere dal mese di gennaio 2024, sarà messa a disposizione dei Comuni anche la funzionalità di trasmissione del prospetto al MEF, per l’anno di imposta 2024, ai fini della successiva pubblicazione da parte di quest’ultimo sul sito internet www.finanze.gov.it. È precisato che l’obbligo di utilizzare l’applicazione informatica per l’approvazione del prospetto, come previsto dall’art. 7, comma 1, del decreto, decorre dall’anno di imposta 2024. Pertanto, i prospetti inseriti durante la fase sperimentale non avranno alcuna valenza. L’obbligo di utilizzare il prospetto delle aliquote IMU slitta al 2025 L’art. 6-ter, comma 1, D.L. 29 settembre 2023, n. 132, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 novembre 2023, n. 170, stabilisce che, in considerazione delle criticità riscontrate dai Comuni, a seguito della fase di sperimentazione, nell’elaborazione del prospetto, e dell’esigenza di tener conto di alcune rilevanti fattispecie attualmente non considerate dal predetto prospetto, l’obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU tramite l’elaborazione del prospetto, utilizzando l’applicazione informatica messa a disposizione sul portale del Ministero dell’economia e delle finanze, decorre dall’anno d’imposta 2025. Con comunicato del 30 novembre 2023 Il Dipartimento delle Finanze: - ha chiarito che, alla luce di detta disposizione, l’applicazione informatica denominata “Gestione IMU” con cui i Comuni possono individuare le fattispecie in base alle quali diversificare le aliquote dell’IMU nonché elaborare e trasmettere il relativo prospetto - aperta ai Comuni all’interno dell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale, in esito all’entrata in vigore del D.M. 7 luglio 2023, a decorrere dal 22 settembre 2023 - resterà a disposizione dei Comuni, ai fini del proseguimento della fase sperimentale (che indicherà il 2024 come anno di compilazione), volta a simulare l’elaborazione del prospetto; - ha evidenziato che l’obbligo di utilizzare l’applicazione informatica per l’approvazione del prospetto decorre solo dall’anno di imposta 2025 e, pertanto, i Prospetti inseriti durante la fase sperimentale non avranno alcuna valenza. Linee guida per l’elaborazione e la trasmissione del prospetto delle aliquote IMU Le Linee guida per l’elaborazione e la trasmissione del prospetto delle aliquote dell’IMU, che si compongono di 25 pagine, sono allegate al comunicato del 21 settembre 2023 e forniscono le indicazioni per l’utilizzo dell’applicazione informatica, disponibile all’interno del Portale, attraverso la quale i Comuni elaborano e trasmettono al Dipartimento delle Finanze il prospetto delle aliquote. In allegato al comunicato del 30 novembre 2023 sono state ripubblicate le “Linee guida per l’elaborazione e la trasmissione del prospetto delle aliquote dell’IMU”, aggiornate rispetto a quelle allegate al comunicato del 21 settembre 2023.