Imposta di consumo sui prodotti accessori ai tabacchi da fumo: obbligo su cartine e filtri

Agenzia delle Dogane - Nota n. 5658/RU del 7 gennaio 2020 L’Agenzia delle Dogane ha emanato la nota prot. n. 5658/RU del 7 gennaio 2020 in tema di imposta di consumo sui prodotti accessori ai tabacchi da fumo. La legge di Bilancio 2020 ha inserito nel decreto legislativo n. 504 del 1995, Testo unico delle accise, l’articolo 62-quinquies recante la disciplina dell’imposta di consumo sui prodotti accessori ai tabacchi da fumo, che, ai sensi dell’articolo 19 della legge stessa, trova applicazione a decorrere dal 1° gennaio 2020. Oggetto della imposizione sono le cartine, le cartine arrotolate senza tabacco (tubetti) e i filtri utilizzati per arrotolare le sigarette, cioè per il consumo del tabacco trinciato a taglio fino da usarsi per arrotolare le sigarette. Nello specifico l’obbligazione tributaria sorge all’atto della cessione dei prodotti alle rivendite di generi di monopolio, alle quali ne è riservata la vendita al pubblico. Non è consentita la vendita a distanza, anche transfrontaliera, dei prodotti. L’imposta è stabilita in misura specifica per unità di prodotto, pari a € 0,0036 il pezzo contenuto in ciascuna confezione destinata alla vendita al pubblico. Quindi con determinazione direttoriale 31 dicembre 2019, sono state definite le modalità di presentazione e i contenuti della richiesta di inserimento dei prodotti oggetto di imposizione nelle tabelle di commercializzazione, nonché gli obblighi contabili e amministrativi dei soggetti obbligati al pagamento dell’imposta. In particolare gli articoli 2 e 3 recano le disposizioni per la identificazione, mediante attribuzione di un codice, dei soggetti obbligati, dei depositi, e dei beni assoggettati ad imposta i quali sono registrati in apposite tabelle di commercializzazione. Gli obblighi amministrativi e contabili, di cui all’articolo 4, riguardano la tenuta di un registro di carico, scarico e rimanenze, le cui operazioni contabili devono trovare riscontro nella ordinaria documentazione commerciale e la trasmissione all’Agenzia di un prospetto riepilogativo delle immissioni in consumo effettuate in ogni periodo d imposta. Ai quantitativi risultanti dalle cessioni alle rivendite di generi di monopolio viene applicata l’aliquota di imposta prevista dalla legge, € 0,0036 il pezzo, al fine di determinare il debito di imposta per ciascuna quindicina il quale deve essere versato all’erario nella quindicina successiva. Nel frattempo che venga istituito il codice tributo che consente il versamento mediante detto modello, è previsto che il pagamento sia effettuato in Tesoreria mediante bonifico sul Bilancio dello Stato. In caso di ritardo nel pagamento dell’imposta ai sensi dell’articolo 6 sono dovuti gli interessi e l’indennità di mora e l’articolo 7 definisce i poteri dell’Amministrazione finanziaria ai fini dell’esercizio dell’attività di vigilanza e controllo. Occorre evidenziare che, poiché l’imposta di consumo sui prodotti accessori ai tabacchi da fumo trova applicazione dal 1° gennaio 2020, la norma transitoria contenuta nell’articolo 8 prevede che nelle more dell’adeguamento agli obblighi contabili e amministrativi l’imposta di consumo è comunque liquidata sulla base della ordinaria documentazione contabile del soggetto obbligato.

Imposta di consumo sui prodotti accessori ai tabacchi da fumo: obbligo su cartine e filtri

Oggetto dell’imposizione sono le cartine, le cartine arrotolate senza tabacco e i filtri utilizzati per arrotolare le sigarette

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