Il 24 giugno 2020 si è tenuta l’audizione del Ministro dell’Economia e delle finanze Roberto Gualtieri presso la Commissione Bilancio della Camera nell’ambito dell’esame del decreto Rilancio. Il Ministro ha sottolineato che con i decreti emanati durante il periodo dell’emergenza da Covid-19 si è inteso varare una serie di misure che hanno inciso su un perimetro molto ampio per assorbire un impatto economico e sociale che senza queste misure sarebbe stato insostenibile, come: - cassa integrazione per tutti i lavoratori; - sostegno al reddito; - protezione alle famiglie; - liquidità alle imprese; - contributi a fondo perduto; - alleggerimento della pressione fiscale; - incentivi agli investimenti; - finanziamento della scuola; - sostegno a enti territoriali e regioni. Grazie a questi interventi si è evitata la perdita di reddito dei ceti meno abbienti. Infatti, i numerosi emendamenti al decreto Rilancio dimostrano la necessità di interventi ad ampio raggio per garantire equità. La maggior parte delle norme del decreto Rilancio sono auto-applicative come il reddito di emergenza, mentre delle 49 norme attuative, 40 sono già operative. Le criticità non sono mancate, come l’erogazione della cassa integrazione in deroga, che ha portato a riformulare la procedura. Il Ministro ha evidenziato che occorre rafforzare gli interventi a sostegno dell’economia e della ripresa mediante un Recovery Plan italiano a settembre insieme a NADEF, con risorse significative per azioni pluriennali per rilanciare l’economia e superre i problemi strutturali del Paese. In arrivo il decreto di luglio Il Governo presenterà una richiesta di scostamento al Parlamento per varare entro la metà del mese di luglio un ulteriore Decreto per prolungare e garantire la continuità degli interventi e prevedere nuove misure rispetto a quelle del Decreto Rilancio e degli altri decreti. Tra le misure si prevede: - il sostegno ai Comuni, ai quali il Governo ha dedicato risorse importanti per mancate entrate fiscali per erogazione servizi e tenuta del Paese, con tra l’altro il rinvio delle scadenze di bilancio per consentire ai comuni di incorporare le risorse aggiuntive nelle previsioni, la nuova data potrebbe essere il 15 settembre; - il sostegno alle Regioni, per cui è stato disposto un apposito tavolo; - il prolungamento delle misure a sostegno del lavoro dell’occupazione e della cassa integrazione. Inoltre, il Governo vuole ridurre la pressione fiscale. In merito alla sospensione degli adempimenti fiscali è stato evidenziato che è appropriato modificare lo schema di pagamento per diluire maggiormente il pagamento delle imposte rinviate per le imprese che hanno subito maggiormente l’impatto della crisi economica. Ha ricordato inoltre che è di immediata emanazione un D.P.C.M. che proroga il termine di versamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020 ai fini delle imposte sui redditi e dell’IVA, per i contribuenti interessati dall’applicazione degli indici sintetici di affidabilità (ISA), compresi quelli aderenti al regime forfetario.