L’INPGI, con la circolare n. 7 del 6 settembre 2024, ricorda che la comunicazione obbligatoria dei redditi percepiti per attività giornalistica autonoma nel corso del 2023 deve essere trasmessa all’Inpgi entro il 30 settembre 2024. Sono tenuti alla comunicazione tutti i giornalisti iscritti che nel predetto anno abbiano svolto attività autonoma giornalistica: - libero-professionale con Partita IVA; - come attività “occasionale”; - come partecipazione in società semplici o in associazioni tra professionisti; - mediante cessione di diritto d’autore. Invio della comunicazione telematica La comunicazione reddituale deve essere effettuata esclusivamente in via telematica, collegandosi al portale istituzionale , già attivo dal 29 luglio 2024, tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Il versamento del contributo soggettivo comporta il riconoscimento di un’anzianità contributiva pari ad un anno (12 mesi), solo nel caso in cui il suo importo - compreso l’eventuale contributo aggiuntivo - non risulti inferiore al 12% (ridotto al 6% per i titolari di trattamento pensionistico diretto) del reddito minimo pari per l’anno 2023 pari a 17.504,00 euro. In presenza di un importo inferiore è attribuita una minore anzianità assicurativa - rapportata al predetto importo minimo - ed è riconosciuta, in ogni caso, un’anzianità pari ad almeno una mensilità. Il versamento del contributo aggiuntivo è facoltativo. In sua assenza, quindi, sarà attribuita la sola anzianità connessa al reddito giornalistico dichiarato. L’importo del contributo a saldo dovuto, così come elaborato dalla procedura online, dovrà essere versato in unica soluzione entro il 31 ottobre 2024. Tuttavia, in fase di inserimento dei propri dati reddituali, il giornalista potrà richiedere che il pagamento sia dilazionato in tre rate mensili, a partire sempre dal 31/10/2024. Casi particolari La circolare fornisce altresì riscontro per i seguenti casi particolari: - assenza di reddito professionale: sono tenuti alla comunicazione anche coloro i quali – pur non avendo conseguito redditi da attività giornalistica libero professionale - non hanno chiesto di essere sospesi dagli adempimenti contributivi per l’anno 2023. In tal caso, il giornalista interessato - pur dichiarando l’assenza di reddito autonomo - può procedere al versamento del contributo minimo e aggiuntivo utile all’acquisizione dell’anzianità contributiva riferita all’anno 2023, ovvero dichiarare di non voler versare la contribuzione e sospendere così, di fatto, la posizione assicurativa per il solo anno 2023. - in caso di cessazione dello svolgimento dell’attività professionale: coloro i quali hanno cessato lo svolgimento dell’attività giornalistica libero professionale entro il 31/12/2022 possono sospendere gli adempimenti contributivi INPGI per il 2023 e seguenti, compilando ed inoltrando all’INPGI l’apposito modulo di cessazione. In tal caso, l’inoltro di tale comunicazione entro il 30/09/2024 esonera il giornalista dall’invio della comunicazione reddituale in oggetto. - rapporti di collaborazione coordinata e continuativa: non sono tenuti all'invio della comunicazione reddituale i giornalisti che abbiano svolto l’attività professionale esclusivamente nell’ambito di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.