Forfetario: niente prestazioni verso ex datore di lavoro nell’ultimo biennio

Agenzia delle Entrate - Risposta n. 335 del 9 agosto 2019 Non possono avvalersi del regime forfetario le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai suddetti datori di lavoro, a esclusione dei soggetti che iniziano una nuova attività dopo aver svolto il periodo di pratica obbligatorio ai fini dell’esercizio di arti o professioni. Lo ribadisce l'Agenzia delle Entrate nella risposta n. 335 del 9 agosto 2019. IL QUESITO Il contribuente è un cittadino italiano residente all'estero dal 2015. L’istante dichiara di lavorare come libero professionista in qualità di consulente GIS per i sistemi informativi geografici per un cliente estero, la società ALFA; al riguardo, l’istante dichiara di essere titolare di partita IVA (Stato estero) e di fornire prestazioni alla predetta società sulla base di un contratto avente decorrenza da settembre 2015 al 31 luglio 2019. Prima di lavorare come libero professionista, il contribuente precisa di aver svolto la medesima attività (i.e. tecnico GIS), negli archi temporali e per i datori di lavoro seguenti: - anno 2010: tirocinante e successivamente collaboratore a progetto presso la società BETA; - marzo 2011-settembre 2012: collaboratore a progetto presso GAMMA; - dicembre 2013-agosto 2015: dipendente dell’agenzia interinale DELTA. L’istante sta valutando la possibilità di rientrare in Italia, con contestuale riacquisto della residenza e l’apertura di partita IVA per lo svolgimento dell’attività di consulente GIS per vari progetti coinvolgenti aziende italiane e straniere. Ciò premesso, il contribuente chiede un parere in merito all’applicabilità nei suoi confronti del regime forfettario. LA RISPOSTA DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE La legge n. 190 del 2014, all’articolo 1, commi da 54 a 89, ha introdotto un regime fiscale agevolato, c.d. regime forfetario, rivolto ai contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni in possesso di determinati requisiti. La legge di bilancio 2019 ha modificato, con portata estensiva, l’ambito di applicazione del regime forfetario. Tra le altre modifiche apportate, si rileva la riformulazione di alcune delle cause ostative all’applicazione del regime forfetario e, per quanto concerne il quesito posto dall’istante, di quella di cui alla lettera d-bis) del comma 57 dell’articolo 1 della legge n. 190 del 2014. La richiamata lettera d-bis) del comma 57 prevede che non possono avvalersi del regime forfetario le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai suddetti datori di lavoro, a esclusione dei soggetti che iniziano una nuova attività dopo aver svolto il periodo di pratica obbligatorio ai fini dell’esercizio di arti o professioni. Come riportato nella relazione illustrativa della legge di bilancio 2019, la riformulazione della causa ostativa di cui alla lettera d-bis) del citato comma 57 risponde alla ratio di evitare artificiose trasformazioni di attività di lavoro dipendente in attività di lavoro autonomo. Con riferimento alla fattispecie rappresentata nell’istanza, l'Agenzia osserva che nel periodo biennale di sorveglianza rispetto all’anno corrente, indicato dall’istante come possibile ingresso nel regime, il contribuente dichiara di non aver prestato attività di lavoro dipendente, ma di operare come libero professionista in qualità di consulente GIS per i sistemi informativi geografici per un cliente (Stato estero) sulla base di un contratto avente decorrenza da settembre 2015 al 31 luglio 2019.

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