Fatture per operazioni inesistenti: la prescrizione di alcuni illeciti non ridetermina la confisca

La prescrizione è una causa di estinzione del reato, che determina la cessazione di tutti i suoi effetti. Pertanto, nel caso di un’eventuale applicazione della confisca al prezzo o al prodotto derivante dalla commissione del reato, la stessa deve essere rideterminata. Tuttavia, chiarisce la Corte di Cassazione nella sentenza n. 24969 del 2 settembre 2020, il valore della confisca non deve essere ricalcolato se la prescrizione è intervenuta solamente in riferimento a reati, il cui profitto non è stato considerato in fase di applicazione della citata misura. IL FATTO Una contribuente veniva indagata per aver commesso in concorso con altri soggetti, per il reato di omesso versamento d’Iva in seguito all’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Al termine delle indagini si apriva a suo carico un procedimento penale, che si concludeva in primo grado con la condanna. La decisione, a seguito della proposizione dell’impugnazione, veniva parzialmente riformata dalla Corte di Appello. I giudici di seconde cure, infatti, dichiaravano di non doversi procedere in ordine al reato in esame per intervenuta prescrizione, limitandosi però a rideterminare la pena finale, senza disporre modifiche in ordine alla confisca, in precedenza applicata al profitto conseguito dal reato. Avverso detta sentenza la difesa dell’imputato proponeva ricorso in Cassazione per rilevare in sostanza l’illegittimità della confisca, in quanto eccessiva rispetto al valore del prezzo o del profitto attribuibile alla contribuente. LA DECISIONE DELLA CORTE DI CASSAZIONE La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso. I giudici di legittimità, richiamando un consolidato principio formatosi in materia, hanno chiarito che in tema di confisca per equivalente deve applicarsi il principio solidaristico, in virtù del quale l’imputazione dell’intera azione e dell’effetto conseguente avviene a carico di ciascun concorrente. Pertanto, prosegue la Corte, nel momento in cui si perde l’individualità del profitto illecito la confisca ed il sequestro preventivo ad essa finalizzato possono interessare indifferentemente ciascuno dei concorrenti, anche per l’intera entità del profitto accertato. Inoltre, l’intervento della prescrizione limitatamente a reati che risultano indifferenti e quindi irrilevanti rispetto alla confisca applicata, non implica alcuna rideterminazione dell’ammontare di quanto confiscato. Nel caso in esame, la Corte di Appello si limitava a rideterminare la pena in seguito all’intervenuta prescrizione di alcuni dei reati commessi dalla contribuente, il cui profitto conseguito però non era stato contemplato nel valore di oggetto di confisca e, come tale, non aveva alcuna rilevanza in ordine ad un’eventuale rideterminazione del valore della stessa. Da qui il rigetto del ricorso.

Fatture per operazioni inesistenti: la prescrizione di alcuni illeciti non ridetermina la confisca

In caso di fatture per operazioni inesistenti non scatta la rideterminazione della confisca per l'eventuale prescrizione di alcuni episodi di illecita fatturazione

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