Famiglie, enti non profit e condomìni non possono consultare le fatture elettroniche nel portale «Fatture e corrispettivi». Da aprile, però, potranno dare l’adesione per accedere a un’area riservata sul sito delle Entrate, da cui tutti i contribuenti senza partita Iva - a partire poi dal 3 luglio - potranno leggere e scaricare le fatture veicolate tramite il Sistema di interscambio (Sdi). Diversi professionisti hanno lamentato l’impossibilità di visionare i file in formato elettronico (Xml) per i propri clienti privi di partita Iva. Il caso riguarda ad esempio gli amministratori di condominio, che oggi potrebbero trovarsi a dover disporre pagamenti sulla base della copia “analogica”, cioè il duplicato cartaceo o in Pdf che il fornitore è tenuto a consegnare al consumatore finale – a meno che quest’ultimo non rinunci – ricordandogli che potrà consultare e scaricare l’originale dal sito delle Entrate. Molti operatori si aspettavano di poter recuperare gli originali fin dal 1° gennaio in «Fatture e corrispettivi». In realtà, per i consumatori finali, come richiesto nel parere del Garante della privacy, ci sarà un’area ad hoc in un’altra sezione del sito, accessibile con il Pin di Fisconline. Qui i contribuenti senza partita Iva troveranno la copia della fattura in un formato consultabile senza bisogno di software. Gli amministratori dovranno avere le credenziali di Fisconline abbinate al codice fiscale del condominio. L’alternativa, per i consumatori che volessero avere subito la fattura in formato Xml, è comunicare al fornitore una casella di posta elettronica certificata (Pec) e dotarsi di un software per la “lettura” del file. Domicilio fiscale e QR Code Dai lettori arriva un’altra segnalazione. Nella generazione del QR Code di imprese individuali e professionisti viene indicato il domicilio fiscale: luogo che di solito coincide con la residenza anagrafica del contribuente, anziché con il luogo di esercizio dell’attività. Le indicazioni di Assosoftware In attesa di una risposta ufficiale delle Entrate, ieri Assosoftware ha diramato indicazioni alle software house proprie associate, per far fronte ad alcuni dubbi sulla datazione della e-fattura, sul reverse charge interno, sulle autofatture e sulle fatture mediche trasmesse al Sistema tessera sanitaria (Sts). Punto, quest’ultimo, su cui Assosoftware detta questa linea: - tutte le fatture trasmesse al Sts saranno escluse dalla e-fattura; - tutte le fatture non trasmesse al Sts a seguito di opposizione del paziente saranno escluse dalla e-fattura; - per le fatture “miste”, con spese trasmesse al Sts e spese non trasmesse (perché non rilevanti o oggetto di opposizione) si suggerisce agli operatori di fare fatture separate.