E-fattura: a quattro giorni dal via continua l’attività di informazione
Le risposte dell’Amministrazione alle domande più frequenti sono raccolte e consultabili, in caso di dubbi, sul portale delle Entrate, in un’apposita sezione dell’area tematica
A pochi giorni dall’avvio, già più di due milioni di fatture elettroniche sono transitate tramite il Sistema di interscambio. L’Agenzia delle entrate continua la sua attività di informazione a tutto campo, rivolta a operatori e cittadini: le risposte ai quesiti, la guida “La fattura elettronica e i servizi gratuiti” e i video tutorial sul canale Youtube.
Per i cittadini, di fatto, l’entrata in vigore della fatturazione elettronica non comporta alcun cambiamento: l’operatore Iva, quando gli viene richiesta la fattura, è tenuto obbligato a emettere l’e-fattura anche nei rapporti con i privati consumatori finali, i quali, però, ricevono una copia in formato cartaceo, senza necessità pertanto di doversi dotare di un indirizzo di posta elettronica certificata.
Nessuna novità anche per chi rientra nel regime forfetario o in quello dei “minimi”, per i “piccoli produttori agricoli” e per le associazioni sportive dilettantistiche, esonerati per legge dall’emissione delle fatture.
Infine, sono escluse dalla novità, per il 2019, pure le fatture per le quali è obbligatorio l’invio dei dati al sistema Tessera sanitaria per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata.
La fattura elettronica, ricordiamo, deve essere redatta con un Pc, un tablet o uno smartphone, e trasmessa tramite il Sistema di interscambio. Questo, dopo aver controllato che la partita Iva del fornitore e la partita Iva o il codice fiscale del cliente sono esistenti e che la fattura contiene i dati obbligatori ai fini fiscali nonché l’indirizzo telematico al quale il cliente desidera riceverla, consegna il documento al destinatario.
Per rendere più agevole la predisposizione e l’invio delle fatture elettroniche, è possibile avvalersi del servizio di generazione del Qr Code, che l’Agenzia rende disponibile ai titolari di partita Iva. Si tratta di un codice a barre bidimensionale, da mostrare tramite smartphone, tablet o su carta al fornitore, il quale, in tal modo, al momento di preparare la fattura, può acquisire in automatico i dati del cliente, senza il rischio di commettere errori.
Per creare il proprio Qr Code, basta accedere al portale “Fatture e corrispettivi” o collegarsi al Cassetto fiscale.
Tra gli ultimi servizi predisposti sulla piattaforma “Fatture e corrispettivi”, da segnalare anche la nuova funzione di verifica anagrafica massiva di codici fiscali o partite Iva e lo strumento che permette il download massivo dei file delle fatture elettroniche emesse, ricevute o messe a disposizione.