CU 2024: correzioni entro il 17 maggio con sanzioni ridotte

Sostituti d’imposta e intermediari abilitati possono ancora alleggerire la sanzione prevista per ogni Certificazione Unica omessa, tardiva o errata. Scade infatti il 17 maggio 2024 il termine di 60 giorni dalla scadenza ordinaria entro il quale è possibile effettuare l’invio. Certificazione Unica Il calendario fiscale ha nell’anno 2024 ha fissato allo scorso 18 marzo il termine ordinario per il corretto assolvimento degli obblighi legati alla CU sia con riferimento all’invio telematico all’Agenzia delle Entrate che per quanto riguarda la consegna ai lavoratori subordinati percettori del modello sintetico. Il termine è invece stabilito al prossimo 31 ottobre per le certificazioni contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata (Agenzia delle Entrate Risoluzione n. 13/E; art. 19 D.Lgs. n. 1/2024). Soggetti tenuti all’invio Sono obbligati all’invio del flusso telematico coloro che nell’anno precedente quello di riferimento hanno corrisposto somme o valori soggetti a ritenuta alla fonte, nonché coloro che hanno corrisposto contributi previdenziali e assistenziali dovuti all’INPS e all’INPS Gestione Dipendenti Pubblici e/o premi assicurativi dovuti all’INAIL (artt. 23-29 D.P.R. n. 600/1973; art. 33, comma 4, D.P.R. n. 42/1988). Il flusso telematico, inviato direttamente o tramite intermediario abilitato, si considera presentato nel giorno in cui è conclusa la ricezione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate: la prova della presentazione del flusso è data dalla comunicazione attestante l’avvenuto ricevimento dei dati, rilasciata per via telematica a fronte dell’invio telematico. N.B. Non costituisce quindi prova di presentazione la sola conferma d’invio del flusso. Determinazione della sanzione Per ogni certificazione omessa, tardiva o errata si applica la sanzione di cento euro con un massimo di 50.000 euro per sostituto d’imposta (art. 4 comma 6 quinquies D.P.R. n. 322/98). Tuttavia, se la certificazione è correttamente trasmessa entro 60 giorni dai termini previsti nel primo e nel terzo periodo, la sanzione è ridotta a un terzo (33,33 euro), con un massimo di euro 20.000. Le sanzioni conseguenti all’omesso invio della certificazione unica 2024, ovvero al suo invio incompleto e/o con dati errati, devono essere versate con modello F24, utilizzando il codice tributo 8948 e compilando la sezione Erario. N.B. Non è possibile applicare il ravvedimento operoso sulle sanzioni nel caso di regolarizzazione successiva ai 60 giorni dalla scadenza. Consegna tardiva al dipendente La consegna della Certificazione Unica al lavoratore subordinato può avvenire anche in formato elettronico purché sia garantita al contribuente la possibilità di entrare nella disponibilità della CU e di poterla materializzare per i successivi adempimenti (Ris. Agenzia Entrate n. 145/2006). Nel caso di mancata consegna al dipendente si ritiene applicabile la generica sanzione prevista all’art. 11, comma 1, lett. a), D.Lgs n. 471/1997). Se invece la consegna avviene ma con tardività, si può ritenere applicabile la disposizione che prevede la non applicazione di sanzioni in caso di violazioni che non incidono né sull’attività di accertamento né sulla determinazione dell’imponibile o dell’imposta (art. 6, comma 5-bis, D.Lgs n. 472/1997). Compilazione CU 2024 Il flusso telematico da inviare all’Agenzia delle Entrate si compone di: - Frontespizio nel quale vengono riportate le informazioni relative al tipo di comunicazione, ai dati del sostituto, ai dati relativi al rappresentante firmatario della comunicazione, alla firma della comunicazione e all’impegno alla presentazione telematica; - Quadro CT nel quale vengono riportate le informazioni riguardanti la ricezione in via telematica dei dati relativi ai mod. 730-4 resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate; - Certificazione Unica 2024 nella quale vengono riportati i dati fiscali e previdenziali relativi alle certificazioni lavoro dipendente, assimilati e assistenza fiscale e alle certificazioni lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i dati fiscali relativi alle certificazioni dei redditi relativi alle locazioni brevi. Particolarità e criticità nella CU 2024 Le principali novità e criticità presenti nella Certificazione prevista per il periodo d’imposta 2023, ci sono: - e nuove soglie di esenzione dei fringe benefit, con le regole di maggior favore previste per i dipendenti con figli a carico e l’estensione di beni e servizi esclusi dalla formazione del reddito imponibile (Sezione “altri dati”, Punti 474-476). - i premi di risultato per i quali la legge di bilancio 2023 ha confermato la riduzione al 5% (in luogo del 10%) dell'aliquota dell'imposta sostitutiva per i premi di produttività erogati nell'anno 2023 da datori di lavoro del settore privato (punti 571-573). - Il trattamento integrativo speciale, per i lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale, pari al 15 per cento delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario rese dal 1° giugno 2023 al 21 settembre 2023 (Punto 479); - le somme destinate, a titolo di liberalità (mance), dai clienti ai lavoratori del settore privato delle strutture ricettive e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, che costituiscono redditi da lavoro dipendente e, salva espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro, sono soggette ad una tassazione sostitutiva, con l’aliquota del 5%, entro il limite del 25% del reddito percepito nell’anno per le relative prestazioni di lavoro (Punti 651-658).

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