Consulenti del Lavoro: interventi di welfare Covid-19 in favore dei lavoratori dipendenti

Proposto un pacchetto di misure innovative in materia di welfare Covid-19 a favore dei lavoratori dipendenti, che possano essere contenuti all'interno di provvedimenti normativi in via di emanazione

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha presentato al Ministro dell’Economia e Finanze Gualtieri e al Ministro del Lavoro Catalfo un pacchetto di misure innovative in materia di welfare Covid-19 a favore dei lavoratori dipendenti, che possano essere contenuti all’interno di provvedimenti normativi in via di emanazione.

Dal momento che la maggior parte delle imprese del settore privato hanno già dato avvio a piani di welfare aziendale difficilmente fruibili in questo particolare momento (come la possibilità di frequentare palestre, fare viaggi o usufruire di abbonamenti a mezzi pubblici, inibite dalle misure previste dai DPCM varati a partire dallo scorso mese di marzo), la Categoria ha proposto di recepire delle modifiche temporanee alla vigente disciplina fiscale in modo da aumentare il potere d’acquisto delle famiglie dei lavoratori dipendenti e favorire una migliore organizzazione dei tempi di vita e di lavoro.
Ad esempio, la possibilità di monetizzare o convertire in voucher di spesa esente il credito già maturato del welfare aziendale potrebbe concretamente moderare la riduzione del potere d’acquisto causata dalla sospensione del rapporto di lavoro con ammortizzatori sociali o dalla mancata corresponsione della retribuzione premiante e di risultato. Un’ulteriore misura proposta dal Consiglio Nazionale è quella di far erogare al datore di lavoro un premio per ciascun dipendente esente fino a un valore massimo di 1.500 euro annui. In ultimo, è stato richiesto di ampliare la disciplina prevista dal 2015 inerente la cessione solidale di ferie e permessi nonché ore di retribuzione, senza necessità di accordi sindacali e con un meccanismo di neutralizzazione fiscale che non penalizzi né i dipendenti che donano ferie e permessi né quelli che li ricevono.

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