Comunicazioni Obbligatorie: pubblicato il rapporto annuale 2020

Nel 2019 il Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie registra circa 11,8 milioni di rapporti di lavoro attivati a cui si aggiungono circa 1,4 milioni di contratti in somministrazione per un totale di circa 13,2 milioni di attivazioni

È disponibile online il Rapporto annuale sulle Comunicazioni Obbligatorie 2020, che descrive le dinamiche del mercato del lavoro dipendente e parasubordinato nel triennio 2017–2019.

Il Rapporto, curato dalla Direzione Generale Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica, Monitoraggio dati e Comunicazione e dall’Ufficio di Statistica dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si articola in sette capitoli.

Le statistiche illustrate si riferiscono al flusso dei contratti di lavoro dipendente e parasubordinato di tutti i settori economici, compresa la Pubblica Amministrazione (PA), e coinvolgono anche i lavoratori stranieri presenti, seppure solo temporaneamente, in Italia. Sono esclusi i lavoratori autonomi poiché non rientrano – a meno di quelli del settore dello spettacolo, negli obblighi di comunicazione.

Nel 2019 il Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie registra circa 11,8 milioni di rapporti di lavoro attivati a cui si aggiungono circa 1,4 milioni di contratti in somministrazione per un totale di circa 13,2 milioni di attivazioni.

Rispetto al 2018, le attivazioni aumentano nel complesso del 2,3%, con tassi relativamente più elevati per i rapporti di lavoro attivati nelle Regioni del Mezzogiorno (+2,5%) e per le attivazioni dei contratti a Tempo Indeterminato (+6,8%) e di Apprendistato (+7,2%) e per i rapporti di lavoro attivati nei confronti delle donne (+2,5).

rapporti di lavoro attivati hanno interessato 6,6 milioni di lavoratori (+1,9% rispetto al 2018) per un numero di rapporti di lavoro pro-capite pari a 1,79.

L’analisi per settore di attività economica evidenzia che la maggior parte dei rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato si concentra nel settore dei Servizi, che nel 2019 assorbe il 72,7% delle attivazioni totali.

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