Commercialisti: “La manovra fa cassa sulle partite Iva”
L’ufficio studi della categoria: “Dalle misure sui lavoratori autonomi risparmi per più di 3 milardi in tre anni”. Miani: “Neppure un euro reimpiegato per questo comparto, così non può più funzionare”
“Come lavoratori autonomi – è il commento del presidente nazionale della categoria, Massimo Miani – non contestiamo a priori questi interventi, alcuni dei quali possono anzi essere considerati condivisibili, ma troviamo inaccettabile che nemmeno un euro delle risorse recuperate da queste modifiche sia stato reimpiegato a favore dello stesso comparto delle partite IVA, ad esempio estendendo il regime del 15% fino a 65.000 euro anche a chi svolge l’attività in forma associata, così da evitare di penalizzare le aggregazioni tra professionisti e ditte individuali”.
“Non è possibile togliere miliardi che erano destinati alla fiscalità delle piccole partite IVA – prosegue Miani – non per costruire un sistema più equo anche per loro, ma solo ed esclusivamente per ridurre il cuneo fiscale ai lavoratori dipendenti. Un obiettivo, quello della riduzione del cuneo fiscale, che sappiamo essere giusto e atteso e al quale siano favorevoli. Ma non può più funzionare un sistema che ignora così platealmente il mondo delle partite Iva, che rappresentano un pezzo significativo e dinamico del sistema economico del nostro Paese”.