Bollettino delle entrate tributarie: i dati del 2019 e di gennaio 2020

Nel 2019 si è registrato un deciso miglioramento dell’indicatore di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni a cui ha contribuito la dinamica sostenuta delle entrate

Il gettito dell’anno appena trascorso ammonta a 471.622 milioni di euro, (+7.847 milioni di euro) rispetto allo scorso anno, a gennaio di quest’anno sono entrati in cassa 37.687 milioni di euro con un incremento del +3,1% rispetto a gennaio 2019. È quanto emerge sia dal Bollettino, accompagnato dalle Appendici statistiche e dalla Nota tecnica delle entrate tributarie del 2019 sia dal Bollettino, dalle Appendici statistiche e dalla Nota tecnica delle entrate tributarie riguardanti Gennaio 2020.

Anno 2019
Nel 2019 si è registrato un deciso miglioramento dell’indicatore di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni a cui ha contribuito la dinamica sostenuta delle entrate che è stata trainata sia dalle imposte dirette e, in particolare, dal gettito Irpef e Ires, sia dalle imposte indirette sostenute dal gettito dell’Iva e di quello dell’imposta su lotto e lotterie.
Nello scorso anno  le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 471.622 milioni di euro (+ 7.847 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2018 (+1,7%).

Le imposte dirette risultano pari a 252.284 milioni di euro, con una crescita pari a 4.513 milioni di euro (+1,8%). La crescita è stata trainata, in particolare, dall’andamento delle ritenute Irpef da lavoro dipendente e da pensione che sono aumentate di 5.087 milioni di euro (+3,3%),
Il gettito dell’imposta sul reddito delle società è aumentato del 2,7% per effetto dell’andamento positivo del saldo (+ 17,4%). Gli effetti negativi sul gettito derivanti dalle misure agevolative del superammortamento al 130% per i beni materiali e strumentali, con esclusione dei veicoli, dalla proroga dell’iperammortamento al 250% per i beni strumentali nuovi ad alto contenuto tecnologico e dalla proroga per il superammortamento del software al 140% sono stati compensati dagli effetti positivi sul gettito dei versamenti dei contribuenti soggetti ai nuovi indicatori sintetici di attività (Isa).
L’imposta sostitutiva sui redditi e le  ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale hanno fatto registrare un gettito di 8.281 milioni di euro (+120 milioni di euro pari al +1,5%), la cedolare secca sugli affitti di 2.932milioni di euro (+142 milioni di euro, pari a +5,1%) e le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche di 1.750 milioni di euro (+593 milioni di euro, +51,3%).

Le imposte indirette ammontano a 219.338, con una crescita di 3.334 milioni di euro pari al 1,5%.
Alla dinamica positiva ha contribuito la crescita sostenuta dell’Iva (+3.306 milioni di euro pari a +2,5%), in particolare della componente sugli scambi interni (+3.623 milioni di euro pari a +3,0 Per quanto riguarda i settori in cui il gettito dell’Iva “interna” è positivo si evidenziano i settori dell’industria (+9,4%), e del commercio (+0,3%), mentre risulta negativa la dinamica dei servizi privati (-2,0%).

L’imposta sulle assicurazioni segna un incremento del 12,1% determinato dall’aumento della misura dell’acconto all’85%.

Tra le imposte sulle transazioni si registrano flessioni delle entrate relative alle tasse e imposte ipotecarie (-18 milioni di euro, -1,1%), dei diritti catastali e di scritturato (-46 milioni di euro, -7,0%), dell’imposta di bollo (-421 milioni di euro, -6,0%) e dell’imposta di registro (-241 milioni di euro, -4,8%). L’andamento dell’imposta di bollo è legato alle nuove disposizioni, in vigore dal 1° gennaio 2109, che hanno modificato le modalità di versamento dell’imposta sulle fatture elettroniche.

Le entrate derivanti dai giochi si attestano, nel 2019, a 15.563 milioni di euro, in crescita di 940 milioni di euro pari al +6,4% per effetto principalmente dell’imposta sugli apparecchi e congegni di gioco (+727 milioni di euro, pari a +12,4%) e delle entrate del gioco del lotto (+1,6%).

Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo si attestano a 13.320 milioni (+1.140 milioni di euro, pari a +9,4%) di cui: 6.918 milioni di euro (+748 milioni di euro, pari a +12,1%) sono affluiti dalle imposte dirette e 6.401 milioni di euro (+392 milioni di euro, pari a +6,5%) dalle imposte indirette.

Gennaio 2020
Le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 37.687 milioni di euro, segnando un incremento di 1.140 milioni di euro rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+3,1%).

Le imposte dirette ammontano a 26.219 milioni di euro, con una crescita di 829 milioni di euro (+3,3%) rispetto a gennaio 2019. La crescita è riconducibile all’andamento delle ritenute Irpef sui lavoratori dipendenti e i pensionati (+726 milioni di euro, +3,2%).

L’Ires registra una diminuzione di 15 milioni di euro (-4,8%).

Le imposte indirette ammontano a 11.468 milioni di euro e registrano una variazione positiva di 311 milioni di euro (+2,8%). Il risultato è dovuto al gettito dell’Iva (+312 milioni di euro, +5,2%) sia per la componente dell’imposta legata agli scambi interni che registra un incremento di 244 milioni di euro, (+5,1%) che per la componente relativa alle importazioni (+68 milioni di euro, pari a +5,4%).

Tra le altre imposte indirette si segnala l’incremento del gettito relativo all’imposta di bollo (+34 milioni di euro, pari a +6,1%), e dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (+49 milioni di euro, pari a +4,5).

Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo si sono attestate a 824 milioni (+58 milioni di euro, +7,6%) di cui: 348 milioni di euro (-29 milioni di euro, -7,7%) sono affluiti dalle imposte dirette e 476 milioni di euro (+87 milioni di euro, +22,4%) dalle imposte indirette.

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