Arriva il divieto di pubblicizzazione parassitaria (ambush marketing)
La nuova disciplina individua gli eventi nei quali il fenomeno dell’ambush marketing ha maggiori possibilità di manifestarsi, e delimita le condotte che presentano connotati più marcati in senso anticoncorrenziale
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato un disegno di legge che introduce una nuova disciplina del divieto di pubblicizzazione parassitaria (cosiddetto ambush marketing).
Il testo detta una disciplina generale per la repressione dei fenomeni relativi alla pubblicizzazione parassitaria, ovvero delle condotte che operatori economici non autorizzati da regolari contratti di sponsorizzazione pongono in essere con l’obiettivo di associare surrettiziamente il proprio marchio o i propri prodotti a un qualsiasi simbolo o logo di manifestazioni sportive o fieristiche, di rilevanza nazionale o internazionale.
La nuova disciplina individua gli eventi nei quali il fenomeno dell’ambush marketing ha maggiori possibilità di manifestarsi, e delimita le condotte che presentano connotati più marcati in senso anticoncorrenziale (o di concorrenza illecita), prevedendo un sistema sanzionatorio amministrativo posto a tutela della corretta concorrenza e operando un attento bilanciamento tra le esigenze di tutela delle aspettative economiche dell’organizzatore e dello sponsor ufficiale di un evento, da un lato, e le esigenze pubblicitarie di operatori terzi anche in occasione di eventi a grande risonanza mediatica. Si prevede, per questo, l’esclusione di alcune condotte la cui repressione si tradurrebbe in una eccessiva limitazione del diritto economico all’accesso ai canali pubblicitari e l’individuazione del lasso temporale in cui le condotte di pubblicizzazione parassitaria presentano concreta lesività, essendo le stesse connesse ad eventi il cui richiamo mediatico e pubblicitario ha comunque una durata limitata nel tempo.
Il testo individua nell’Autorità garante della concorrenza e del mercato il soggetto incaricato per l’accertamento e la repressione delle condotte sanzionabili.